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04 aprile 2024
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Centinaia di soldati stranieri nell'esercito di Israele
di Gabriella Mira Marq

Israele consente ai cittadini stranieri di prestare servizio nell’IDF senza emigrare permanentemente in Israele.

Nell'esercito israeliano operano diversi di quelli che vengono definiti "soldati solitari" ovvero chi non abbia genitori viventi in Israele. Circa la metà sono volontari provenienti dall’estero, altri sono orfani di origine israeliana.

All'estero vi sono agenzie di reclutamento che procurano nuovi adepti. Inizialmente vengono classificati come “turisti” e ricevono il permesso di soggiorno. Circa il 50% delle reclute straniere sceglie di restare in Israele dopo il servizio militare e di acquisire la cittadinanza.

Gli immigrati che si uniscono all’IDF possono guadagnare quasi il doppio dei loro colleghi del posto, in parte grazie alle sovvenzioni dei dipartimenti governativi israeliani. Un ente di beneficenza in Israele, il Lone Soldiers Center, fornisce supporto ai volontari. Il suo ufficio a Gerusalemme è stato visitato da Boris Johnson a novembre, quando ha elogiato il loro lavoro.

Il ministero degli esteri britannico ha ammesso di recente che almeno 80 cittadini britannici prestavano servizio nell’esercito israeliano un mese prima del 7 ottobre. Il dipartimento detiene anche l'elenco di “circa 20-30 cittadini britannici che risiedono in insediamenti illegali in Cisgiordania”.

I dati sono stati resi noti in risposta a una richiesta di libertà di informazione presentata a novembre. Lo staff di David Cameron ha impiegato così tanto tempo per rispondere che il commissario per l'informazione ha minacciato di chiedere un provvedimento all'Alta Corte.

La richiesta era delicata perché il governo aveva precedentemente detto al parlamento di non tenere traccia del numero di britannici che prestano servizio nelle Forze di difesa israeliane (IDF) o che vivono in insediamenti illegali.

La divulgazione suggerisce che il parlamento sia stato ingannato ed è possibile che Lord Cameron agisca contro i 100 cittadini britannici che potrebbero violare il diritto internazionale.

Gli insediamenti israeliani sul territorio palestinese in Cisgiordania violano infatti l’articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra, secondo cui “La potenza occupante non deporterà o trasferirà parti della propria popolazione civile nel territorio che occupa”.

Il mese scorso, il governo britannico ha sanzionato quattro "coloni israeliani estremisti", ma ha rifiutato di chiarire se fossero titolari di passaporto britannico.

Il servizio nell’IDF comporta implicazioni legali, soprattutto mentre Israele è sotto inchiesta per genocidio presso la Corte internazionale di giustizia.

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