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04 aprile 2024
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Carnefici, vittime e complici
di avv. Fausto Gianelli

Come emerso dalle dichiarazioni dei testimoni presenti, dai video satellitari e, infine, ammesso anche da fonti dell'esercito israeliano, il convoglio umanitario dell'ONG statunitense World Central Kitchen, composto da 3 auto che viaggiavano separate e che avevano preventivamente comunicato orario di partenza, destinazione e itinerario all'esercito israeliano, ottenendo da questo il via libera, è stato deliberatamente colpito 3 volte con 3 missili sparati da 3 droni diversi.

Dopo che il primo missile ha colpito la prima auto, i feriti sono stati raccolti dalla seconda auto, che ha anche immediatamente telefonato alle forze israeliane per avvisare del fatto.

Percorse alcune centinaia di metri, anche la seconda auto è stata colpita da un missile, è sopraggiunta quindi la terza auto, chiamata in soccorso, che ha caricato i feriti sopravvissuti ma, dopo poco più di un kilometro, è stata anch'essa colpita da un terzo missile.

Israele ha dichiarato che era stata segnalata la possibile presenza di un militante di Hamas sulla prima auto della ONG e questo spiegherebbe l'azione militare. ll militante ovviamente non c'era (si tratta della consueta tecnica per cui ogni qualvolta Israele bombarda un edificio/ambulanza/convoglio l'azione viene giustificata in ragione della presenza di "terroristi") ma, essendo questa volta le vittime tutte operatori umanitari internazionali, è risultato per Israele impossibile indicare in seguito uno di loro come possibile "terrorista".

L'intenzione, nemmeno troppo velata, era ovviamente dare un segnale forte alle poche ONG ancora presenti a Gaza e che si ostinano a preparare un pasto per alcuni (si stima meno del 10%) dei palestinesi ridotti alla fame.

Vale comunque la pena di prendere per buona la giustificazione israeliana, secondo cui la possibile presenza di militante di Hamas ha giustificato il bombardamento di 3 auto di una ONG (contrassegnate con il chiaro logo dell'organizzazione) e la conseguente uccisione di tutti gli operatori umanitari a bordo. In effetti funziona così da 6 mesi: Israele sospetta la presenza di un membro di Hamas all'interno di un palazzo (che ci sia o no lo si scoprirà poi) e quindi lo bombarda, uccidendo tutti coloro che ci abitano.

Così si spiega il fatto che il 70% delle persone uccise da Israele siano donne e bambini (un dato numerico agghiacciante).

Cosa possa spiegare invece la vergognosa complicità del cosiddetto "occidente democratico" e l'inerzia della comunità internazionale è più complicato da spiegare.

Israele è accusato di genocidio dalla Corte internazionale di giustizia (ICJ), che giovedì ha chiesto a Tel Aviv di fare di più per prevenire la carestia a Gaza.

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