Iran: attacco israeliano a nostra sede in Siria non resterà impunito
di Tamara Gallera

L’attacco dell’aeronautica israeliana al consolato iraniano a Damasco (che ha ucciso un generale e diversi alti funzionari)non rimarrà senza risposta, ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi. Oggi l'Iran ha inviato a questo proposito anche un "messaggio importante" agli Stati Uniti riguardo all'attacco israeliano.

Martedì il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha annunciato che il suo ministero ha convocato un funzionario dell'ambasciata svizzera a Teheran: "Un messaggio importante è stato inviato al governo americano in quanto sostenitore del regime sionista. L'America deve essere ritenuta responsabile", ha detto Amir-Abdollahian su X.

"Dopo ripetute sconfitte e fallimenti, il regime sionista ha messo nella sua agenda gli omicidi ciechi, ma dovrebbe sapere che non raggiungerà mai i suoi sinistri obiettivi con misure così disumane, e che questo crimine codardo non rimarrà senza risposta", ha detto invece il presidente Raisi in una nota pubblicata sul sito presidenziale.

Il presidente iraniano ha condannato “questo attacco disumano, che costituisce una chiara violazione delle norme internazionali”. Raisi ha osservato che i generali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC, unità militari d'élite) Mohammad Reza Zahedi e Mohammad Hadi Haji-Rahimi, uccisi nello sciopero, erano a Damasco come consiglieri militari senior e ora "si sono uniti con orgoglio alla carovana dei martiri." Il presidente ha anche espresso le sue condoglianze alle famiglie delle persone uccise nell'attacco.

Il 1° aprile l'agenzia di stampa SANA ha riferito che l'aeronautica israeliana ha colpito una casa a Damasco. Successivamente, i media iraniani hanno riferito che l'edificio del consolato iraniano situato in Mezzeh Avenue, nella parte occidentale della capitale siriana, è stato bombardato.

L'ufficio per le pubbliche relazioni dell'IRGC ha riferito della morte di sette consiglieri militari, i generali Zahedi e Haji-Rahimi e altri cinque ufficiali. Secondo il canale televisivo statale iraniano IRIB, Zahedi comandava le unità delle forze speciali Al-Quds dell'IRGC in Libano e Siria.

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