Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
30 marzo 2024
tutti gli speciali

USA continuano a sostenere il genocidio nonostante le apparenze
di Ahmad M. Shakakini

Il regime genocida israeliano ha denunciato il rifiuto degli Stati Uniti di usare il suo potere di veto al consiglio di sicurezza dell'ONU contro la richiesta di un cessate il fuoco, ma il portavoce del ministero degli Esteri USA ha rassicurato il governo sionista che la risoluzione non sarebbe stata attuata, aggiungendo anche che la risoluzione non era vincolante. Questo non è vero perché tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza (a differenza delle risoluzioni dell'Assemblea Generale, inclusa la risoluzione sulla partizione del 1947) sono automaticamente diritto internazionale.

Gli USA sono chiari sul fatto che il diritto internazionale non si applica nei confronti del regime dell'apartheid israeliano. E non hanno accettato nemmeno una volta un cessate il fuoco a Gaza. Hanno sempre usato il veto. Accettano solo un cessate il fuoco temporaneo per liberare i prigionieri israeliani (solo israeliani), per facilitare il compito di sterminio in seguito.

L'Amministrazione USA sta negoziando con i governi arabi su Gaza del dopoguerra nel pieno della guerra. Nella sua recente visita a Riyadh, il segretario di Stato Antony Blinken si è affrettato a rassicurare che i negoziati per la normalizzazione tra Arabia Saudita e il regime dell'apartheid sono ancora in corso e che sono stati registrati progressi.

Blinken e gli USA pensano che uno stato palestinese sarà realizzato nei restanti territori della Cisgiordania e di Gaza dopo che Israele ne avrà tagliato ciò di cui ha bisogno per la sua sicurezza. Questo "Stato" è accoppiato con l'Autorità Palestinese corrota e collaborazionista.

Ed anche se i recenti sondaggi d'opinione dicono che Hamas ha il sostegno del 70% dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza, e Ismail Haniyyah vince contro Mahmoud Abbas con il 70%, per gli USA la cosa più importante è garantire la sicurezza dell'occupazione. E ciò richiede la sopravvivenza dell'Autorità di Ramallah e la sua imposizione a rappresentante del popolo palestinese anche se considerata un peso da oltre il 60% della popolazione palestinese.

Questa settimana, gli stati arabi hanno accettato di ampliare la normalizzazione con Israele in cambio dello staterello promesso. Questo progetto, oltre ad imporre con la forza l'Autorità Palestinese, condiziona il finanziamento di tale Autorità all'astenersi dal citare in giudizio Israele a vita, così come da decisione del Congresso USA di pochi giorni fa.

Non c'è dunque nulla di cui esultare per i riconoscimenti che potrebbero arrivare dai paesi occidentali riguardo ad uno staterello palestinese: questi annunci mirano a cancellare la guerra di genocidio e seppellire i ricordi. Riconoscere lo Stato palestinese nel senso occidentale non è altro che rafforzare l’Autorità collaborazionista di Ramallah e il suo coordinamento della sicurezza niente di più.

Il litigio tra Biden e Netanyahu non è così importante come evidenziano i titoli dei giornali perché contano solo i fatti: è l'aiuto militare USA 69% (seguito da quello della Germania 30%), che permette al regime genocida israeliano di continuare la sua guerra di annientamento, e proteggendolo dalle condanne gli USA aumentano gli strumenti di sterminio.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale