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28 marzo 2024
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Ilaria Salis: oggi udienza decisiva
di Santina Sconza

Oggi a Budapest, ci sarà l'udienza che deciderà se concedere gli arresti domiciliari a Ilaria Salis, in carcere da oltre un anno con l'accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Ricordate le immagini di Ilaria con le manette e trascinata in tribunale con un collare come se fosse una pericolosa assassina?

Solo allora si parlò di lei, semplicemente perché il padre disperato chiamò i giornalisti per denunciare il trattamento della figlia in carcere e del silenzio del governo italiano.

Oggi i parlamentari italiani a Budapest per assistere alla fase istruttoria del processo sono quelli dell'opposizione: Sandra Zampa e Laura Boldrini del Pd, Nicola Fratoianni e Ilaria Cucchi di Avs, Stefania Ascari e Riccardo Ricciardi del M5s e Ivan Scalfarotto di Italia Viva. Atteso a Budapest anche Zerocalcare, che ha dedicato a Ilaria Salis un fumetto a puntate su Internazionale.

Riporto qui un brano del diario di Ilaria, perché finalmente in carcere può scrivere: "Chiudo gli occhi e lancio lo sguardo oltre le mura di questo cieco carcere: scorgo le vicende di uomini e donne come ricambi in tessuti su arazzi che raffigurano storie più ampie. Storie di popoli, di culture, di lingue e di religioni. Storia di sistemi economici, politici e giuridici. Storie di ricchezza e di miseria, di potere, di sopraffazione e di sfruttamento. Storie di guerre e di eserciti. Storie di un mondo in cui ancora si uccidono bambini, in cui alle quarte d'Europa risuonano mitraglie che riecheggiano gli scempi del secolo scorso. Apro gli occhi e mi scorgono rannicchiata sulla grigia coperta, con lo sguardo fisso sulla porta di ferro della cella. Tutto mi appare semplice e lineare in queste vicende, come in molte altre, non può esserci alcun dubbio su quale sia la parte giusta della storia".

Ilaria, antifascista e antinazista, andò in Ungheria per protestare contro la marcia nazista e fu arrestata e gettata in un carcere ungherese con l'accusa di aver aggredito dei nazisti nemmeno hanno sporto denuncia.

Il governo ungherese è amico di quello italiano - i due presidenti del governo sono amici intimi nel senso politico, affinità elettive li uniscono - nessun rappresentante del nostro governo sarà presente all'udienza.

Ci si augura che vengano dati gli arresti domiciliari a Ilaria Salis ma sicuramente non saranno dati in Italia. Il silenzio e l'assenza del nostro governo è imbarazzante così come crea imbarazzo il silenzio dell'Europa sulla negazione dei diritti umani e civili in Ungheria.

Oggi Ilaria non sarà sola ma suo padre sottolinea che quello che manca è il governo.

Una cosa è certa: in Europa la democrazia sta morendo e la libertà di protestare ben presto sarà solo una chimera.

Se i popoli europei continueranno a dimenticare la storia del nazifascismo e continueranno a votare i nostalgici di quel tempo che fu, l'Europa sarà avvolta di quella cortina nera che uccise nei lager 12 milioni di persone e che portò il mondo alla seconda guerra mondiale. Le vittime della seconda guerra mondiale tra militari e civili furono tra 60 milioni e più di 68 milioni di morti civili.

Ma sembra che in Europa spirano forti venti di guerra e che chi protesta per la la libertà e per la pace ben presto riempirà le carceri europee.


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