Fake news governative: va tutto bene
di Cristiano Bordin

"L'Italia è la nazione che ha le previsioni di crescita superiore a quella della media europea anche per il prossimo anno, superiore anche a quella della Francia e della Germania". Questa previsione era stata fatta ad ottobre dalla presidente del consiglio.

Le cose però stanno decisamente prendendo un'altra piega, nonostante il tam tam mediatico favorevole al governo. Nel 2023 - i dati sono quelli dell'Istat - è arrivato il record della famiglie in povertà assoluta, 5, 7 milioni di persone. Un aumento che tocca anche le regioni del nord.

Scavando nei dati troviamo un'altra cifra significativa: tra quei quasi sei milioni di persone in povertà assoluta 1 milione e 300 mila sono minori.

Taglio delle tutele prima esistenti, crescita di prezzi e tariffe faranno di quest'anno un anno peggiore del precedente.

Un altro indizio di questo lo si può ricavare dai dati forniti dal Crea- Centro ricerca economica per la sanità- che ci dicono che un milione e 600 mila persone hanno già rinunciato a curarsi per motivi economici.

Intervistata ieri, Enrica Morlicchio - autrice del libro "La povertà in Italia" e docente di sociologia alla Federico II di Napoli - definisce il nostro uno "stato sociale arlecchino" costruito sulla frammentazione delle prestazioni sociali e sulla moltiplicazione dei sussidi che si sovrappongono ed escludono le persone.

"Sappiamo che la povertà sta aumentando dalla crisi del 2008- dice la sociologa- Da allora è triplicata".

La grancassa dell'ottimismo governativo però non smette di suonare...