Guerra in Ucraina: per Borrell è questione di interessi, gli italiani non la vogliono
di Domenico Tiziani

La difesa dell'Ucraina, democrazia versus autocrazie, tutte balle, alla fine la verità viene fuori e ce lo dice non uno qualunque ma Borrell.

"Non possiamo lasciare che la Russia vinca questa guerra. Altrimenti, gli interessi degli Stati Uniti e dell’Europa ne risentiranno gravemente. Non è solo una questione di generosità. Non si tratta di sostenere l’Ucraina perché amiamo gli ucraini. Questo è nel nostro interesse".

Non amano gli ucraini ma gli servono come carne da macello per una guerra in cui sono in gioco gli interessi degli Usa, con l'Europa come utile idiota che ha tutto da perdere e nulla da guadagnare in un conflitto globale.

Intanto vediamo cosa dicono due importanti sondaggisti, Noto e Weber, sugli orientamenti degli italiani a proposito della guerra in Ucraina.

Contrarietà assoluta sull'impegno diretto dell'Italia o di altri paesi europei nel conflitto ma cresce anche la percentuale di coloro che sono contrari all'invio di armi in Ucraina, oramai superiore al 60% mentre i favorevoli sono intorno al 30%, all'inizio della guerra, ci dice Weber, i favorevoli erano il 65% e i contrari solo il 30%, dunque si è ribaltata l'opinione degli italiani.

Un popolo di filoputiniani? No, un popolo che teme, ora più che mai la guerra e un nostro coinvolgimento, nonostante la propaganda martellante su tutti i media, giornali e TV.

Cresce la distanza tra un panorama politico schierato al 90% con la logica bellicista e la gente che della guerra non ne vuol sapere.

Occorre interpretare, dare voce a questa maggioranza di cittadini, fare in modo che non sia silenziosa e dargli una rappresentanza politica, prima che sia troppo tardi