Julian Assange: udienza decisiva ma i media tacciono
di Giuseppe Salamone *

Nemmeno nel giorno in assoluto più importante per la vita di Julian Assange, per la libertà di stampa, per la tutela dei diritti umani, per la democrazia tanto decantata e quindi per il futuro nostro e dei nostri figli, i grandi media riescono a mettere in prima pagina e a parlare di questa vicenda. (Eccezione del Fatto Quotidiano)

Giulietto Chiesa diceva che se la verità non viene trasmessa allora non esiste. E per Julian è stato esattamente così, è come se non esistesse perché di cognome fa Assange e non Navalny...

Oggi l'alta corte di Londra non dirà se Assange avrà la possibilità di poter fare appello contro l'estradizione negli Usa, bensì sentenzierà se ci potremo ancora definire una società democratica o meno.

Perché se questo giudice, tale Jeremy Johnson, legato mani e piedi e pagato in passato per rappresentare gli interessi dei servizi segreti Britannici deciderà di estradare Julian Assange negli USA, dove ad aspettarlo ci sono gli stessi che hanno tramato per ucciderlo, significherà la fine della già precaria e stuprata democrazia dagli stessi che dicono di esportarla in giro per il mondo.

Tutto questo, è bene ricordarlo, sta succedendo solo perché Assange ha fatto il suo lavoro di editore e di giornalista...

ASSANGE LIBERO!

* Coordinatore Commissione Esteri dell'Osservatorio