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19 marzo 2024
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Israele abbandonata da società petrolifere straniere per guerra a Gaza
di Tamara Gallera

Qualche volta le mire affaristiche e quelle geopolitiche che sembravano vantaggiose si ritorcono contro chi le ha messe in atto.

La guerra a Gaza sta avendo un impatto negativo sulle aziende che operano in Medio Oriente. Diversi marchi occidentali, tra cui Starbucks, McDonald’s, KFC e Pizza Hut, hanno dovuto affrontare boicottaggi nella regione da parte di clienti che li percepiscono come sostenitori o legati alla guerra di Israele a Gaza.

Anche la British Petroleum e Adnoc, una compagnia petrolifera di proprietà degli Emirati Arabi Uniti, hanno accantonato le trattative per acquistare una partecipazione del 50% nel principale produttore israeliano di gas naturale, giudicando l’accordo da 2 miliardi di dollari troppo rischioso mentre infuria la guerra a Gaza.

NewMed Energy ha dichiarato mercoledì che tutte e tre le società hanno concordato di “sospendere le discussioni” sull’accordo “a causa dell’incertezza creata dall’ambiente esterno”.

Nei giorni immediatamente successivi agli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre, che hanno scatenato la guerra, un dirigente della BP ha detto agli investitori che la società rimaneva “ottimista” riguardo alle prospettive dell’accordo NewMed, secondo Reuters.

Le due società avrebbero dovuto acquisire il 50% di NewMed Energy - che possiede una rilevante quota di sfruttamento del più grande giacimento di gas del Mediterraneo, acquistando le azioni quotate in borsa della società, più parte di una quota detenuta da Delek, un conglomerato energetico israeliano.

Separatamente, BP è stata una delle sei società a cui è stata assegnata la licenza dal ministero dell’Energia israeliano in ottobre per l’esplorazione di gas naturale al largo della costa mediterranea del paese.

La compagnia britannica e quella statale di Abu Dhabi hanno ora ribadito in una nota interesse per la transazione proposta ma senza indicare le condizioni alle quali i colloqui potrebbero riprendere e senza dare per certa questa circostanza.

A Tel AViv il valore delle azioni di NewMed Energy ha avuto un rapido crollo mentre per le due compagnie ritiratesi si prospetta una collaborazione per l'estrazione di gas naturale in Egitto.



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