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UNRWA: suoi dipendenti forzati da Israele a dichiararne legami con Hamas
di Tamara Gallera
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha affermato che alcuni dipendenti di Gaza rilasciati dalla detenzione israeliana hanno riferito di essere stati costretti a dichiarare che l'agenzia ha legami con Hamas e che il personale ha preso parte al massacro del 7 ottobre.
Le affermazioni sono contenute in un rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) esaminato da Reuters e datato febbraio 2024, che descrive dettagliatamente le accuse di maltrattamenti durante la detenzione israeliana da parte di palestinesi non identificati, tra cui diversi impiegati dell’UNRWA.
Reuters non ha potuto confermare in modo indipendente i resoconti di coercizione del personale dell'UNRWA e di maltrattamenti sui detenuti ma le accuse di maltrattamenti concordano con alcune descrizioni di palestinesi liberati dalla detenzione a dicembre, febbraio e marzo riportate da Reuters e altri media.
Oltre ai presunti abusi subiti dai membri del personale dell’UNRWA, i detenuti palestinesi avevano descritto in modo più dettagliato le accuse di abusi, tra cui percosse, umiliazioni, minacce, attacchi di cani, violenza sessuale e morte di detenuti a cui sono state negate le cure mediche, afferma il rapporto dell’UNRWA.
A seguito delle accuse da parte di Israele, presto ridimensionate, l'UNRWA ha subito tagli ai finanziamenti da USA, UE e molti paesi atlantisti che sono ieri sono tornati sui loro passi. Solo alcuni stati, come la Spagna, hanno aumentato i fondi erogati, invece di eliminarli. Inoltre Tel Aviv aveva chiesto la distruzione dell'agenzia ONU, che ha il torto di essere capillarmente presente sul territorio e poter documentare gli abusi di Tel Aviv sulla popolazione gazawi.
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