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A Gaza le eccellenze italiane che non vorremmo
di Domenico Tiziani
Qualcuno o molti dei bambini palestinesi uccisi a Gaza sono stati colpiti da bombe, proiettili italiani, sparati da fucili o mitragliatori italiani.
Tra i 9,3 milioni di euro di armi acquistate da Israele in Italia nel 2022 ci sono, per esempio, armi o sistemi d'arma di calibro superiore a 12,7 millimetri, come i fucili, munizioni, bombe, siluri, razzi, e altre apparecchiature da guerra.
E il flusso di armi verso Israele non si è fermato dopo il 7 ottobre 2023: tra ottobre e novembre del 2023 l'Italia ha esportato armi e munizioni verso Israele per un valore di 817.536 euro, in particolare 233.025 euro a ottobre e 584.511 a novembre.
Per ogni bambino che muore a Gaza c'è un produttore italiano di armi che realizza un profitto.
Questo commercio indecente deve finire, non più una bomba, un proiettile, un fucile o mitragliatore deve uscire dall'Italia per finire nelle mani di Netanyhau!
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