Giornalisti libanesi supporteranno cause legali contro Israele
di Tamara Gallera

Il Sindacato della stampa libanese intende unirsi alle cause legali che chiedono alla Corte penale internazionale (CPI) di punire Israele per i suoi crimini: “Israele deve essere ritenuto responsabile dei suoi crimini e non deve sfuggire alla punizione”, ha affermato il sindacato in una dichiarazione a seguito di un incontro a Beirut lunedì.

Il sindacato ha affermato che si unirà alle cause che verranno intentate contro Israele davanti alla Corte penale internazionale, senza fornire alcun dettaglio sulle parti che intenteranno le azioni legali e ha chiesto di unire gli sforzi “per condannare Israele per le sue atrocità contro i giornalisti palestinesi e gli operatori dei media a Gaza e nel sud del Libano”.

Secondo l'IFJ, organizzazione mondiale dei giornalisti, almeno 112 giornalisti palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Altri tre giornalisti sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani in Libano nel novembre 2023.

Nell'aprile 2022, la Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ), il Sindacato dei giornalisti palestinesi (PJS) e il Centro internazionale per la giustizia per i palestinesi (ICJP) hanno annunciato congiuntamente di presentare una denuncia all'ICJ, accusando Israele di aver commesso "crimini di guerra" contro giornalisti nei territori palestinesi.

La tensione è esplosa lungo il confine tra Libano e Israele in mezzo a intermittenti scambi di fuoco tra le forze israeliane e Hezbollah, negli scontri più mortali da quando le due parti hanno combattuto una guerra su vasta scala nel 2006. Il coinvolgimento di Hezbollah nel conflitto è stato alimentato dai recenti attacchi israeliani sulla popolazione civile di Gaza verso la quale il movimento combattente libanese si sente solidale.

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