Sunak all'angolo per islamofobia si gioca la carta del rischio terroristico
di Aurora Gatti

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha denunciato quello che ha descritto come un preoccupante aumento delle attività estremiste nel paese durante un discorso inaspettato venerdì fuori Downing Street. Sunak ha sottolineato il ruolo centrale della democrazia, mettendo in guardia contro le forze che cercano di minarne l’integrità.

Rivolgendosi direttamente ai partecipanti alle recenti proteste filo-palestinesi, Sunak ha esortato i cittadini a resistere all'influenza di elementi “estremisti” che cercano di sfruttare il dissenso pubblico. "In troppe occasioni recentemente, le nostre strade sono state prese d'assalto da un piccolo gruppo... che è ostile ai nostri valori e non ha rispetto per le nostre tradizioni democratiche. L'appartenenza alla nostra società dipende da alcune cose semplici", ha detto. "Questa settimana ho incontrato alti funzionari di polizia e ho chiarito che l'aspettativa del pubblico... è che non si limitino a gestire queste proteste, ma le controllino. E dico questo alla polizia: vi sosterremo quando agirete. "

Ha detto che gli islamisti e l'estrema destra sono "due facce della stessa medaglia estremista". "Gli estremisti islamici e i gruppi di estrema destra stanno diffondendo un veleno, quel veleno è l'estremismo. Ha lo scopo di prosciugarci della nostra fiducia in noi stessi come popolo e nel nostro futuro condiviso", ha affermato.

Sunak ha condannato l'elezione di George Galloway, che ha vinto facilmente il seggio a Rochdale su una piattaforma incentrata sul sentimento anti-israeliano per Gaza. Il primo ministro ha detto che è "più che allarmante" che gli elettori di Rochdale abbiano eletto un candidato che, secondo lui, "ha respinto quanto accaduto il 7 ottobre". in Israele.

In risposta, Galloway ha difeso le sue opinioni, affermando di essere sostenuto dall'elettorato. È rimasto fermo nella sua posizione, sottolineando che la sua vittoria riflette la volontà del popolo. Le proteste pacifiche a Gaza “non rappresentano una minaccia per la nostra democrazia”

Nel frattempo, il leader liberaldemocratico Ed Davey ha respinto le osservazioni di Sunak, affermando che l'opinione pubblica britannica non avrebbe ascoltato le lezioni di un governo accusato di favorire la divisione nel corso degli anni.

Il deputato laburista di East Leeds, Richard Burgon, ha scritto su X che le enormi proteste pacifiche a Gaza "non sono una minaccia per la nostra democrazia. Ne sono una parte fondamentale. La loro richiesta di cessate il fuoco adesso è sostenuta dal 71% dell'opinione pubblica. ." "Gli attacchi disperati di Rishi Sunak alle proteste sono semplicemente dovuti al fatto che il suo governo sa di aver perso la discussione", ha aggiunto.

Anche Nadia Whittome, deputata laburista di Nottingham East, ha criticato Sunak. "Discorso davvero agghiacciante di Rishi Sunak. Sono d'accordo con lui su una cosa: c'è un gruppo nel Regno Unito che nasconde l'estremismo, diffonde divisioni e minaccia le nostre libertà democratiche. Ma non sono i musulmani. È il Partito conservatore", ha detto Whittome.

Il gruppo 'Stop the War' ha condannato Sunak, affermando che figure politiche e leader hanno lanciato attacchi feroci contro il movimento pacifista e di solidarietà con la Palestina, bollando i manifestanti come una “folla” e ricorrendo alla retorica islamofobica.

"Rishi Sunak, Keir Starmer e il portavoce della Camera dei Comuni Lindsay Hoyle hanno scatenato un livello di abusi razzisti mai visto dai tempi bui di Enoch Powell. Non commettere errori, questi sono attacchi seri contro tutti noi. Il risultato delle elezioni di Rochdale mostra quanto fuori "I due principali partiti stanno facendo un passo avanti. Ma quanto più si sentono minacciati, tanto più feroci diventeranno gli attacchi", ha affermato.

Powell era un deputato conservatore che attirò l'attenzione nel 1968 per il suo discorso "Fiumi di sangue" in cui criticava i tassi di immigrazione nel Regno Unito e esprimeva opposizione alla legislazione sulle relazioni razziali.

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