 |
Biden parla dei 30000 morti a Gaza mangiando un gelato
di Antonio Matteini
Cartoline dall'occidente libero e democratico.
Questa non è solo la deprimente immagine di un anziano in balia di un malcelato decadimento psicofisico, che si è trovato - suo malgrado - a trascorrere questa fase crepuscolare della propria vita alla Casa Bianca anziché in una RSA ove probabilmente sarebbe meglio accudito e meno esposto alla costante possibilità di autoridicolizzarsi.
Questa è anche l'immagine di un occidente collettivo che riesce a gustarsi un buon gelato, mentre parla di 30.000 assassinati, mentre parla di un genocidio.
Come ci riesce lui? Come ci riescono schiere di servili politici di ogni rango e schieramento, come ci riescono giornalisti, opinionisti... Come ci riesce la gente comune; a smangiucchiarsi un gelato, sorseggiare uno spritz o addentare un panino, mentre parla di una barbarie a cui vengono sottoposti due milioni di nostri simili?
Esattamente non considerandoli tali. Per questo vecchio rincoglionito (ciò non di meno, con le mani sporche di sangue) i palestinesi non sono uomini, sono carne da macello. E no - non solo perché hanno un tasso di melanina nell' pelle diverso dal suo, perché parlano un'altra lingua e pregano un altro Dio (o non pregano affatto) e sono in conflitto con uno Stato amico.
Gli ucraini sono carne da macello quasi allo stesso modo. Più di due anni di guerra combattuta per procura sono la massima rappresentazione di quanta sia la vicinanza reale di questo occidente - che mangia gelati mentre parla di ecatombi - a chi muore, quando basterebbe un intervento diplomatico per evitare che ciò accada.
Non ci sono alleati, nemici, bianchi, neri, gialli, cristiani, ebrei, comunisti, democratici... Tutti, siamo tutti indistintamente carne da macello e la pietà manifestata nei confronti di qualcuno non è dettata dell'empatia, ma dalla strategia.
Tutto questo, oltre che vomitevole, è inquietante.
Ciò che ci dovrebbe distinguere dalle macchine è la sensibilità, la possibilità di empatizzare, di agire non solo calcolando ma percependo.
Qui non c'è nulla di tutto ciò, non c'è sensibilità, non c'è empatia, non c'è alcuna voglia reale di bloccare una strage, eppure con uno schiocco di dita potrebbe essere fermato questo orrore.
Ma d'altronde, come si può pretendere che gente così si dia da fare per costruire un mondo migliore, quantomeno che si impegni per fermare un alleato genocida, quando, parlando di un genocidio, ciuccia tranquillamente la palettina di plastica piena di gelato alla crema?
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|