Ribellioni di occidentali contro la complicità con Israele
di Rossella Ahmad

Nella sede della British Petroleum giovani attivisti irrompono nel mezzo di una riunione e la scompaginano. "Siete complici di un genocidio. Le vostre mani sono sporche di sangue. Fate affari con il gas di Gaza mentre i nativi vengono assassinati".

Sono trascinati fuori con la forza. Un ragazzo prova a sventolare, da terra, la bandiera palestinese, una ragazza viene spintonata verso l'uscita. I membri della compagnia, impassibili, continuano a smanettare con i computer, occhi fissi al monitor, macchine in mezzo ad altre macchine. La sintesi perfetta di un continente che non ha più nulla da dire al mondo.

La stilista Katherine Hamnett gira un video mentre getta nella pattumiera l'onorificenza al merito conferitele dalla corona Britannica: "Sono disgustata della mia nazionalità per il nostro ruolo nel genocidio a Gaza. Questa è la mia CBE, che da oggi appartiene alla spazzatura, assieme a Sunak e Starter".

I commenti al video mostrano l'indignazione della quasi totalità del popolo britannico per questa discesa negli inferi di un paese che non ha ancora fatto i conti con la sua feroce storia di colonizzazione e sfruttamento di buona parte della terra.

Ann Wright, una veterana ed ex diplomatica è stata arrestata e malamente trascinata fuori dal consesso in cui i colletti bianchi della politica USA decidevano del taglio dei fondi all'UNRWA, l'agenzia ONU che sostiene i profughi palestinesi.

"Ho interrotto il programma al Congresso perché questa agenzia è necessaria per la sopravvivenza del popolo palestinese a Gaza, per la sanità, per l'istruzione, per le cure immediate. Sono stata a Gaza dieci volte ed ho visto le sistematiche distruzioni nel tempo da parte di Israele e le uccisioni , ed è terribile ciò che sta accadendo ora, con i bambini che subiscono amputazioni senza anestesia. Ed ora la fame. I bambini muoiono di fame, perché non c'è cibo, non permettono che esso arrivi, e l'amministrazione Biden fornisce le armi perché ciò accada".

Una donna anziana, inoffensiva che grida parole di verità all'interno del tempio della corruzione e del malaffare. Del ricatto come sistema di governo. Un Cristo all'interno del tempio, duemila anni dopo.

Piccole schegge di metallo prezioso che fuoriescono da un tessuto ormai in cancrena. Il nostro occidente, anzi il loro.

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