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22 febbraio 2024
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23 sciopero generale nazionale per Gaza, 24 manifestazione a Milano
a cura di Alessandro Ferretti *

Venerdì 23/2 sciopero generale nazionale contro le guerre per fermare il genocidio a Gaza. Si svolgeranno scioperi, mobilitazioni, assemblee ed iniziative varie per creare attenzione, informazione, coinvolgimento e partecipazione.

Il 24 febbraio si svolgerà una grande manifestazione a Milano da Piazzale Loreto a Piazza Duomo con concentramento alle ore 14.30.

Le ragioni sono spiegate nel volantino preparato per l'Università e il Politecnico di Torino, dove si prevede a Palazzo Nuovo un'assemblea pubblica, assieme alle lavoratrici e ai lavoratori dell'università in sciopero, con l'obiettivo di visibilizzare lo sciopero e avere un momento di incontro e scambio tra tutt.

La situazione a Gaza è ormai giunta al limite dell'umano: in quattro mesi di guerra le vittime palestinesi sono quasi 30mila, di cui circa 12.500 bambini, 8.500 donne e 8.000 uomini; decine di migliaia sono le persone ferite e mutilate.

La popolazione è stremata e ridotta letteralmente alla fame. Israele non permette l'afflusso degli aiuti umanitari e l’unico ospedale ancora funzionante manca di tutto e ora l’esercito israeliano è pronto l'attacco a Rafah, nel sud, dove sono rifugiati 1,5 milioni di palestinesi fuggiti dalle loro case distrutte.

Usa e Europa non stanno facendo nulla per fermare questo massacro/genocidio (non ha importanza come lo si vuole chiamare). Qualche flebile parola sulla “risposta eccessiva” ma nulla più; eppure ci sarebbero tutti gli strumenti per imporre il cessate il fuoco immediato, considerato che Israele dipende da USA e Europa, che continuano a fornire armi e fondi.

Cessare il fuoco in Palestina e in tutte le guerre, diventa oggi un imperativo immediato. Sta crescendo paurosamente il rischio di un conflitto globale alimentato dai tanti focolai sparsi per il mondo, dal Medio Oriente all’Ucraina, dal Mar Rosso al Mar Cinese.

Per questo il movimento di solidarietà con il popolo e la resistenza palestinese deve concentrarsi intorno alla richiesta del cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell'esercito israeliano da Gaza, dall'apertura di tutti i corridoi umanitari possibili per garantire il necessario afflusso di aiuti, la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine delle incursioni dell'esercito israeliano in Cisgiordania e il blocco degli insediamenti illegali dei coloni.

La situazione economica in Italia e in Europa va sempre peggio e le sanzioni si sono dimostrate un boomerang a solo vantaggio degli USA.

L'Italia è sempre più impegnata sui vari fronti di guerra sia indirettamente come in Ucraina ed in Israele che direttamente come in Libano e nel Mar Rosso.

Ma mentre il governo continua a spendere soldi in armi e missioni militari sottraendoli a sanità, scuola e spese sociali, i lavoratori vedono i loro già modesti salari falcidiati dall’inflazione, molte fabbriche stanno chiudendo e aumenta la precarietà.

Per tutto questo i sindacati di base hanno indetto lo sciopero nazionale generale per il 23 febbraio e una grande manifestazione nazionale a Milano il 24, data scelta per una mobilitazione di piazza in numerosi paesi di tutti i continenti.

Fermare il genocidio a Gaza NO al riarmo e alle spedizioni militari.

* Coordinatore Commissione Pace dell'Osservatorio

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