 |
Cortei pro Palestina in tutta Europa
di
Marilina Mazzaferro
Centinaia di migliaia di persone hanno marciato per le strade delle principali città europee per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza mentre il bilancio delle vittime nell’enclave palestinese si avvicinava a 30.000 a causa degli implacabili attacchi israeliani dal 7 ottobre.
I manifestanti di Londra si sono riuniti a Marble Arch per avviare la marcia in occasione della Giornata di azione globale, organizzata da gruppi di difesa e di azione palestinese con sede nel Regno Unito. Il corteo ha seguito le strade principali del centro di Londra per raggiungere l'ambasciata israeliana.
La marcia è stata una delle più grandi marce filo-palestinesi tenutesi a Londra dal 7 ottobre, contando 250.000 persone. Vi ha partecipato anche un gruppo di manifestanti ebrei.
A Monaco di Baviera, dove leader e ministri mondiali stavano partecipando alla Conferenza sulla sicurezza, i manifestanti si sono radunati a circa 200 metri dalla sede principale della conferenza per chiedere un cessate il fuoco.
A Dublino, decine di migliaia di persone si sono riunite per chiedere un intervento su Gaza e un cessate il fuoco immediato. A Madrid migliaia di manifestanti hanno marciato per porre fine allo spargimento di sangue a Gaza.
Decine di migliaia di manifestanti hanno riempito anche la principale piazza Dam nella capitale olandese Amsterdam.
“Cessate il fuoco adesso”, “Stop al genocidio” e “Palestina libera” si leggevano su molti cartelli e striscioni portati dalla folla.
La seconda Giornata d’Azione Globale è stata organizzata dalla Coalizione Palestinese formata da Palestine Solidarity Campaign, Palestine Forum in Britain, Stop the War Coalition, Friends of Al-Aqsa e Muslim Association of Britain.
“Oltre 1,7 milioni di abitanti di Gaza sono stati sfollati con la forza dalle loro case, più di 28.000 palestinesi sono stati uccisi e altri 100.000 feriti, in quello che l’ICJ ha accettato come un plausibile caso di genocidio”, si legge in una dichiarazione congiunta della coalizione.
“Nonostante la Corte Internazionale di Giustizia chieda a Israele di fermare gli atti genocidi, il governo israeliano ha chiarito che intende procedere con un attacco militare su vasta scala a Rafah”, ha aggiunto, riferendosi ai piani israeliani di attaccare Rafah.
In Italia si sono tenuti in questi giorni diversi eventi di protesta in diverse città, fra cui alcuni davanti alle sedi RAI per sostenere l'invocazione "stop al genocidio" di Ghali, contro la quale l'AD dell'azienda aveva fatto leggere a Mara Venier un comunicato pro-Israele. Il 23 febbraio si terrà uno sciopero generale nazionale per la Palestina e il 24 una manifestazione nazionale a Milano.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|