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18 febbraio 2024
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Vittime delle irregolarità
di Elisa Fontana

E, dunque, nel cantiere di Firenze dove è avvenuta l'ennesima strage di lavoratori i morti sono un italiano, un tunisino, tre marocchini, un ragazzo rimasto sotto le macerie, nordafricano anche lui. I feriti ricoverati in ospedale sono rumeni. Un mondo cosmopolita e allo stesso tempo totalmente diviso e isolato da lingua e status.

Parrebbe che in quel cantiere ci fossero tante, troppe irregolarità, ma non è il cantiere ad essere l'eccezione. L'eccezione è ormai trovare qualche cretino che faccia le cose in regola. Alcuni di questi morti erano totalmente irregolari, perchè nemmeno in possesso di un permesso di soggiorno, perchè clandestini come piace chiamarli a tanti italiani guidati da tanti politici votatissimi.

Clandestini quando si tratta di riconoscere loro il diritto all'esistenza e alla ricerca di una vita migliore. Visibilissimi e ricercati quando si tratta di sfruttarli e dare loro un tozzo di pane, senza sicurezza, senza formazione, senza niente. Molti di loro in quel cantiere erano stati assunti con un contratto da metalmeccanico, perchè meno costoso di quello da edile. Non avevano avuto nessuna formazione, non avevano contezza dei pericoli a cui erano esposti, erano carne da macello, silenziosa e ubbidiente, come piace ai nostri stupendi imprenditori.

E si scopre che la ditta del supermercato di Firenze è la stessa che l'anno scorso ha costruito altri supermercati Esselunga a Genova dove ci sono stati altri incidenti, cosa che non si stenta certamente a credere, viste le condizioni in cui lavorano e fanno lavorare. E' la ditta di fiducia della famiglia Caprotti alla presidenza della quale troviamo quell'Angelino Alfano, l'uomo senza quid che evidentemente il quid lo ha trovato nelle munifiche presidenze in giro per l'Italia, come quella del gruppo ospedaliero S.Donato e chissà quante altre. Ma sono posti di tutto riposo, dove non ci sono mai grosse grane.

Chi volete che vada a guardare nei cantieri se non ci sono praticamente più ispettori del lavoro? Deve succedere proprio la disgrazia grossa per accendere i riflettori su un cantiere, come a Firenze, ma state tranquilli, tempo dieci giorni e tutto sarà sopito e troncato, perchè qui c'è da lavorare, mica possiamo trastullarci. E così continueremo a togliere i sistemi di protezione dai macchinari per produrre più in fretta, tanto se ci rimane sotto qualcuno con 166 mila euro di risarcimento ce la caviamo, come accaduto per l'omicidio di Luana D'Orazio. Il figlio di un paio d'anni rimasto orfano sarà contentissimo di questa grande fortuna capitatagli.

E continueremo ad assumere clandestini e a buttarli al macello, continueremo con gli appalti a cascata che fanno in modo che in un cantiere possano essere presenti anche 60 ditte, tutte subappaltatrici, ognuno per conto proprio, ognuno tirata al risparmio massimo, ognuno in corsa spasmodica con se stessa.

E, ciliegina finale sulla torta, Schlein che dice a Meloni “dobbiamo lavorare insieme”. Mi astengo dal turpiloquio, ma sarebbe l'unico commento da fare da una parte a chi ha permesso con la riforma Renzi di annullare praticamente gli ispettori del lavoro e dall'altra a chi ha reso regolari gli appalti a cascata, sapendo benissimo quel che stavano facendo in nome del profitto selvaggio. Nessuno può dirsi innocente in questa mattanza e non sarà certo un richiamo a lavorare insieme adesso che li potrà assolvere. Come, poi, potrebbero lavorare insieme mi piacerebbe saperlo.

Ci va Schlein a convincere il bacino elettorale della maggioranza che devono stare alle regole, che non devono sfruttare, che devono formare gli operai, che li devono assumere in regola, che devono sottostare alle ispezioni, che l'Ispettorato Nazionale del Lavoro diventa una cosa seria e non un cimitero degli elefanti com'è adesso? Ve li immaginate quelli che non devono pagare il pizzo di Stato accogliere plaudenti queste eventuali norme?

Schlein dicci cosa ti proponi di fare, raccontaci del programma del PD sul tema, raccontaci cosa volete fare voi per mettere una pezza agli errori del passato e lascia stare Meloni e compagnia. Questo non è collaborare nel momento di crisi, è farsi mangiare politicamente da chi non ha nessuna intenzione di muovere un dito. Lavorate se ne avete le capacità e muovetevi sul territorio e fra i lavoratori, perchè queste realtà tossiche sono il segreto di Pulcinella e le conoscono tutti, non diventano visibili solo quando ci scappa il morto.

Nel frattempo la mattanza continua, non crediate si sia fermata per incanto, eh...


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