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12 febbraio 2024
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Caso Ghali: il reale pericolo è la censura
di Ferny Zillo

In un triste episodio di censura, l'artista italo-tunisino Ghali è stato fortemente attaccato dall'ambasciata israeliana per aver pronunciato una semplice parola: "Stop al genocidio". Un commento tanto coraggioso quanto ignorato dalla diplomazia israeliana.

Ma non finisce qui. La presentatrice Mara Venier è stata coinvolta nelle polemiche quando ha letto una nota sulla questione durante il suo programma Domenica In. La nota, scritta da Roberto Sergio, capo della Rai, affermava che il commento di Ghali era solo una questione diplomatica e non rifletteva la posizione dell'azienda.

Siamo davvero arrivati al punto in cui l'arte e le opinioni personali devono essere schiacciate da rigidi protocolli diplomatici?

Sebbene la presidente delle Comunità Ebraiche d'Italia affermi che i commenti di Ghali siano pericolosi, mi chiedo: chi rappresenta davvero una minaccia qui? L'artista che si esprime liberamente o coloro che cercano di soffocare la libertà di parola?

Evidentemente, questa controversia solleva importanti questioni sulla libertà di espressione e la responsabilità delle figure pubbliche. Viviamo in un'epoca in cui le parole hanno un enorme impatto, eppure sembra che molti abbiano dimenticato l'importanza del dialogo costruttivo e dell'espressione responsabile.

Dobbiamo essere chiari: l'espressione delle proprie opinioni non può essere censurata solo perché qualcuno non le approva o perché si tratta di questioni politiche complesse. È preoccupante che un commento coraggioso come quello di Ghali sia stato bollato come ignobile dall'ambasciata israeliana. Ci si aspetterebbe che la diplomazia favorisca il dialogo e la comprensione, invece sembra preferire la censura e la negazione della libertà di parola.

Anche la reazione della Rai è deludente. Mentre si dovrebbe sostenere la libertà di espressione, la nota di Roberto Sergio sembra voler disconoscere ogni responsabilità in questa questione, cercando di evitare qualsiasi forma di coinvolgimento. Le parole hanno un enorme impatto in questa epoca digitale, eppure sembra che molti dimentichino l'importanza del dialogo costruttivo e dell'espressione responsabile.

Dobbiamo combattere per la libertà di espressione, sia che si tratti di opinioni che condividiamo o meno.

Inoltre, la censura viene utilizzata come strumento di potere per promuovere determinate ideologie o per nascondere la verità ai cittadini.

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