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Israele in calo causa guerra per le agenzie di rating
di
Rico Guillermo
Moody's, l'agenzia di rating statunitense, venerdì ha abbassato il rating di credito di Israele a causa delle ripercussioni della guerra in corso contro Gaza, declassandolo di un livello da A1 ad A2.
Ha affermato di aver effettuato il downgrade dopo aver valutato che "il conflitto militare in corso con Hamas, le sue conseguenze e le sue più ampie ramificazioni aumentano significativamente il rischio politico per Israele, minando allo stesso tempo le sue istituzioni esecutive e legislative nonché la sua forza fiscale, nel prevedibile futuro."
L'agenzia di rating ha inoltre rivisto a "negativo" l'outlook sul debito di Israele, citando "il rischio di escalation" con Hezbollah. Si afferma che "esistono ancora rischi di inasprimento del conflitto con Hezbollah, aumentando la possibilità di un grave impatto negativo sull'economia israeliana".
S&P Global Ratings ha declassato le prospettive creditizie di "Israele" da stabile a negativo in seguito all'operazione Al-Aqsa Flood a causa delle preoccupazioni che gli scontri tra le IOF e la Resistenza palestinese potrebbero intensificarsi ulteriormente.
Fitch, l'ultima delle tre principali agenzie di rating americane, ha posto "Israele" sotto osservazione negativa a causa dei rischi derivanti dalla guerra.
L'agenzia di rating, nella dichiarazione di venerdì in cui spiega la sua decisione, ha affermato che "l'indebolimento del contesto di sicurezza implica un rischio sociale più elevato e indica istituzioni esecutive e legislative più deboli rispetto a quanto precedentemente valutato da Moody's".
"Allo stesso tempo, le finanze pubbliche di Israele si stanno deteriorando e la tendenza al ribasso del rapporto debito pubblico, precedentemente prevista, si è ora invertita", ha continuato.
"Moody's prevede che il peso del debito di Israele sarà sostanzialmente più elevato di quanto previsto prima del conflitto", ha aggiunto.
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