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Repubblica comunica il crimine ma solo per minimizzarlo
di
Alessandro Ferretti
Per dodici lunghissimi giorni, il mondo non ha saputo nulla sulla sorte di Hind Rajab, bambina di 6 anni. Il 29 gennaio i tank israeliani sparano sulla macchina su cui sta viaggiando, ammazzando quasi tutta la sua famiglia. La cugina 15enne riesce a chiama i soccorsi, ma la comunicazione si interrompe quasi subito: è stata ammazzata anche lei.
La Mezzaluna Rossa richiama e risponde Hind, di 6 anni: è l'unica sopravvissuta, è in macchina con i cadaveri dei suoi parenti, chiede disperata che la vengano a prendere. La soccorritrice le dice di nascondersi in fondo alla macchina, e per tre ore i paramedici e la madre di Hind, che non era in macchina, parlano con lei per consolarla in attesa che l'ambulanza riesca a raggiungere la macchina, cercano di rassicurarla.
L'esercito israeliano sa tutto, la tragedia infatti si sta consumando in diretta su Twitter con migliaia e migliaia di persone che retwittano gli aggiornamenti dei soccorritori. A un certo punto Hind dice alla mamma: "vedo l'ambulanza". Poi la comunicazione si interrompe, e stavolta le richiamate restano senza risposta.
Per 12 giorni il mondo ha chiesto a Israele dov'era Hind e dov'erano i suoi due soccorritori, senza risposta. Oggi infine la verità: Hind è stata ritrovata morta nella macchina, giustiziata dagli israeliani così come i suoi soccorritori. L'ambulanza con i loro corpi viene trovata a pochi metri dall'auto di Hind.
In tutto questo, la Repubblica come titola l'articolo in cui finalmente si degna di parlare di questa vicenda, che ha tenuto il mondo col fiato sospeso ma che in Italia è stata spietatamente censurata? "Inghiottita dalla guerra di Gaza".
Anche quando Israele giustizia deliberatamente una bambina di sei anni e due paramedici su un'ambulanza, il bravo giornalista italiano sa bene ciò che deve fare: deflettere, neutralizzare, sminuire, dare la colpa al fato, alla natura, al traffico, ad un impersonale concatenarsi di eventi. Insomma, tutto ciò che è possibile fare per mantenere narcotizzata un'opinione pubblica già distratta di suo e consentire la prosecuzione della pulizia etnica di Gaza, il più grande crimine del nostro secolo, alla luce del sole.
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