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Segre querela Basile? Mi chiedo per cosa e se lo chiederà anche il giudice
di
Rita Guma *
E' stata annunciata querela da parte di Liliana Segre nei confronti della ex ambasciatrice Elena Basile, rea, viene detto, di aver paragonato la Sen. Segre ai nazisti e di aver dichiarato il falso dicendo che la senatrice sopravvissuta all'Olocausto avrebbe una preoccupazione solo per i bambini ebrei. Mi auguro che non si proceda in tal senso perché sarebbe un pessimo segnale e perché penso che non vi siano davvero gli estremi per la querela, che tuttavia oggi colpisce comunque chi dissente, anche se poi viene assolto.
Infatti ho visto il video e Basile riporta quello che aveva letto, ovvero che la Senatrice aveva dichiarato di non dormire al pensiero dei bambini ebrei uccisi il 7 ottobre. Quindi Basile - amareggiata per non aver riscontrato la citazione dei bambini palestinesi, riferisce quanto scritto dal giornale, mostrando peraltro di non poter credere che la senatrice non dorma al pensiero esclusivamente dei bambini ebrei che sono alcune centinaia, secondo il governo israeliano, mentre vi sono quasi diecimila bambini palestinesi uccisi da Israele a Gaza.
Quindi Basile non sta dichiarando nulla, riferisce quello che ha scritto il giornale. E Basile non fa paragoni diretti di Segre con i nazisti: nel chiedere che Segre si esprima anche per le migliaia di bambini palestinesi cita i nazisti che amavano i loro bambini, ma parla anche della senatrice come di "quella persona morale che noi tutti crediamo" sia e le chiede di affermare che il suo pensiero non è solo quello per i bambini ebrei, concludendo "non ci deluda".
In pratica è come se Basile avesse chiesto a Segre: "Se ti toglie il sonno il pensiero dei bambini ebrei come ho letto nell'articolo che riportava la tua dichiarazione, non pensi anche ai bambini palestinesi? Una tua presa di posizione ed eventuale condanna in merito sarebbe importante."
Infatti la sen. Segre è una autorità morale di questo Paese e una importante esponente della Comunità ebraica nazionale e internazionale, oltre che Senatrice a vita. Tanti di noi l'avrebbero vista come Presidente della Repubblica quando si parlava di alternative alla rielezione di Sergio Mattarella. Fu lanciata anche una petizione in tal senso e so per certo che molte delle persone che la firmarono allora oggi invocano la tutela dei bambini di Gaza. E non c'è contraddizione in questo, infatti le violazioni dei diritti si combattono per tutti, non solo per alcuni.
E' stato detto che in altre sedi - come da Fazio - Liliana Segre abbia parlato dei bambini del mondo vittime di conflitti, in modo onnicomprensivo, così coinvolgendo - dicono - anche i bambini palestinesi falciati dai bombardamenti israeliani o - come ricorda Elena Basile - mutilati per terra, ma fa molta differenza come si trasmette un messaggio: citando solo i bambini ebrei e non gli altri vittime dello stesso conflitto come tormento che toglie il sonno si mettono su due piani diversi.
Sono certa che la Senatrice lo sappia e anche i suoi avvocati. E sono certa che il tribunale prenderà in considerazione per valutare il possibile reato gli aspetti che ho indicato. Per questo non vedrei né la querela per diffamazione (peraltro Segre è un personaggio pubblico e un'esponente istituzionale, quindi il diritto di critica politica diviene più ampio) né quello di aver detto il falso, in quanto Basile ha posto delle domande chiedendo di specificare, anche volendo considerare provocatorio il tono o l'argomento usato da Basile, scioccata da quelle morti e mutilazioni.
E infatti poche parole chiare in risposta alla richiesta di Basile sarebbero state molto più idonee di una querela, sfatando così ogni interpretazione diversa da quello che, secondo i suoi avvocati sembra essere il pensiero di Segre, cioè che le interessa allo steso modo la sorte dei bambini palestinesi.
* Presidente Osservatorio
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