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Tanti complici di questo crimine... e di quest'altro
di
Rossella Ahmad
...dolore infinito, rabbia e vergogna.
Le ultime storie Instagram di Motaz, un pugno allo stomaco dietro l'altro:
"Il raccontare ed il non raccontare. Morire in un silenzio pieno di dignità.
Tu pensi, mio caro, che il mondo possa muovere una parola o una protesta dopo tutte le immagini ed i video che testimoniano la nostra morte ed il nostro genocidio? Che Dio ci perdoni".
Le immagini terribili di cadaveri di uomini con i polsi legati ed una breve didascalia: I crimini dell'occupazione e testimonianze di esecuzioni a caldo nell'area di Saraya, sud di Gaza.
L'immagine di un uomo nudo, emaciato, sanguinante che volge la faccia verso il suo carnefice, in mimetica e stella di davide, perfetto simbolo di un cerchio che si chiude,
Il convoglio di viveri delL'UNRWA, in attesa di poter entrare nel nord di Gaza, sventrato da missili sparati dalla marina militare israhelliana.
Le immagini sono crude. Generano una rabbia impotente.
Una coltre di vergogna sempre più spessa copre l'occidente.
A cosa è servito ed a cosa serve portare davanti alla corte dell'Aja solo l'esecutore materiale di queste efferatezze?
Le responsabilità sono di tanti e sono condivise, dai livelli più alti fino alla manovalanza, ai signori nessuno che ci camminano a fianco e coprono, coprono, coprono con mani sempre più sporche di sangue innocente.
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