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Scorta mediatica del genocidio del popolo gazawi nel servizio pubblico
di
Sergio Scorza
A più di tre mesi dall'inizio dell'invasione della Striscia di Gaza da parte delle forze di occupazione israeliane e del massacro ininterrotto dei civili palestinesi, continuano le aporie e le amnesie di Rainews24 che, stamane, titolava: "oltre 27mila e 300 morti da inizio conflitto" .
Intanto si enuncia un numero astratto di vittime senza specificare chi siano negandone così, anche da morti, l'identità e la dignità di esseri umani. Il che fa il paio con la considerazione che il governo di Israele ha dei palestinesi (tutti): animali, "untermenschen", niente.
E poi: se i morti in questione sono al 99,9% palestinesi, com'è possibile continuare ad usare la definizione "conflitto" o "guerra" riferendosi a ciò che sta succedendo a Gaza da quasi 4 mesi?
È evidente come anche il "servizio pubblico televisivo" offerto dal canale di informazione Rainews24:
1. se ne freghi altamente delle conclusioni della Corte Penale Internazionale dell'ONU che, riferendosi ad alcune azioni compiute da Israele nei confronti del popolo di Gaza, nel primo verdetto nel procedimento intentato dal Sud Africa contro Israele, ha messo, nero su bianco, il termine "genocidio"
2. continui imperterrita nella gestione propagandistica embedded e collaborazionista nei confronti di Israele continuando a fargli da scorta mediatica.
Ovviamente questa linea è anche quella di tg1, tg2 e, con qualche vaga concessione "umanitarista", anche quella del tg3.
Ma, allora, cos'è il "servizio televisivo pubblico"?
I telegiornali e/o i canali di news del servizio televisivo pubblico dovrebbero fare unicamente e semplicemente informazione e, invece, continuano a diffondere esclusivamente la narrazione cara al potente di turno(gli USA, la NATO ed ora Israele) anche davanti ad un massacro di proporzioni inaudite come quello ancora in corso a Gaza.
E, se così stanno le cose, perché mai dovremmo continuare a pagare un canone annuo che, peraltro, è stato associato, da alcuni anni a questa parte, alla bolletta della luce?
Perché, nell'ambito delle attività di boicottaggio e disinvestimento nei confronti di Israele, non fare uno sciopero del canone televisivo pagando esclusivamente la parte della bolletta relativa ai consumi di energia elettrica?
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