 |
Israele: sondaggio, 51% contrari a ritorno dei palestinesi a Gaza
di
Tamara Gallera
Secondo un sondaggio condotto da Israeli Channel 13, solo il 40% degli israeliani intervistati ritiene che le forze di occupazione israeliane (IOF) abbiano compiuto seri progressi a Gaza.
Il sondaggio, riguardante la gestione della guerra a Gaza, ha indicato che una pari percentuale di israeliani ritiene che la guerra non stia andando nella giusta direzione.
Dopo 119 giorni dal massacro di Gaza, il 58% degli intervistati non si fida della gestione della guerra di Benjamin Netanyahu, rispetto al 30% che ha affermato di fidarsi di Netanyahu, e il 12% non ha risposto al quesito.
Per quanto riguarda Benny Gantz, il 49% ritiene che Benny Gantz non dovrebbe lasciare il governo, rispetto al 24% che ritiene che dovrebbe lasciarlo.
La maggioranza degli intervistati, il 70%, ritiene che ai camion che trasportano aiuti di base a Gaza dovrebbe essere impedito l'ingresso a Gaza, rispetto a solo il 20% che ritiene che non dovrebbe essere impedito. Solo il 10% degli israeliani era indifferente alla situazione.
Per quanto riguarda il ritorno dei palestinesi a Gaza, il 51% degli intervistati è contrario al ritorno dei palestinesi a Gaza, mentre il 31% non si oppone.
In un'intervista con l'emittente israeliana Channel 12, le forze di occupazione israeliane (IOF) Brig. Il generale Avigdor Kahlani ha affermato che il regime sta attualmente attraversando i momenti più difficili dalla sua nascita e che ogni colono è chiamato ad avere "nervi d'acciaio, perché senza di essi non dureremo a lungo".
Kahlani, che è stato anche ministro della Sicurezza interna israeliana, ha affermato che "l'obiettivo strategico di Israele non è stato ancora raggiunto", sottolineando che la guerra con il Libano "non sarà facile" e che questo fatto non dovrebbe mai essere dato per scontato.
Riguardo all'evacuazione degli israeliani dagli insediamenti settentrionali, Kahlani ha stimato che circa 80.000 coloni "non hanno intenzione di tornare finché non affronteremo il problema persistente lì", aggiungendo che "Israele deve riportarli tutti indietro".
Alla luce di queste circostanze, i media israeliani hanno riconosciuto un significativo declino delle capacità di deterrenza del regime, soprattutto considerando la serie di fallimenti sul fronte settentrionale. Queste carenze erano già diventate evidenti a partire dalla guerra del luglio 2006 e sono diventate ancora più pronunciate con lo scoppio della guerra a Gaza lo scorso anno.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|