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Palestinesi minacciati con mitra chiedono di essere schiavi di sionisti
di
Rossella Ahmad
Ho tradotto questo breve video con lo stomaco chiuso in una morsa. Come tutto il resto dell'umanità escluso pochi non sono attrezzata emotivamente per sopportare cose del genere, ed il mio spirito si sgretola dinanzi ad una impunità così oscenamente esibita, ad una ferocia che trasforma immediatamente i nazisti in docili agnellini al confronto.
No, i nazisti di certo non hanno osato spiattellare dinanzi al mondo tanta crudeltà. I tedeschi comuni sicuramente non sapevano, non vedevano. È impossibile che potessero manifestare affinché non arrivasse acqua e cibo all'interno dei lager. E oggi questo avviene nella terra occupata di Palestina, in cui lo scempio del diritto ha raggiunto vette di abiezione mai più replicabili. Sicuramente mai verificatesi nella storia.
Ed avviene che vengano giustiziati feriti all'interno degli ospedali. Che bambini innocenti vengano sottoposti ad operazioni mediche senza anestesia, come ha dichiarato oggi il dottor Andrea Moscatelli del Gaslini di Genova.
Che uomini bendati e denudati siano costretti in punta di mitra - nel video che ho tradotto - a ripetere le parole dell'oppressore:
"E noi vogliamo congratularci con la famiglia Azolai. Tanto amore e grande successo. Noi, i terroristi di gaza, abbiamo tanta paura della famiglia Azolai. La famiglia Azolai è molto, molto, molto rispettabile e importante e noi desideriamo essere schiavi della famiglia Azolai per sempre. Lavorare per loro nei giardini e nella semina e fare un ottimo lavoro".
Questo scempio con cui l'umanità si trova a dover fare i conti ogni giorno avviene nel silenzio atroce dei governi occidentali. E avviene mentre è aperto un fascicolo all'Aja per genocidio.
Una di queste anime già morte, coloro che difendono ed approvano l'operato di uno stato illegale da ogni punto di vista, mi ha chiesto se evitassi di rispondere ad una delle sue cazzate perché "imbarazzata". Io. E non lui e loro, sostenitori di un abominio mai visto prima di oggi. Che magari c'è stato nella storia, non so quando né dove, ma nascosto, occultato, consumato in segreto. Non esibito. Non sputato addosso al resto dell'umanità.
Non ti rispondo perché siamo su due livelli differenti. Perché tu sei già morto ed io sono viva e non può esserci comunicazione tra due mondi che si dispiegano su piani non correlati.
La Palestina vincerà perché non può essere altrimenti che così. Ma nulla sarà dimenticato, né perdonato.
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