USA: non vogliamo la guerra con l'Iran ma vendicheremo attacco
di Rico Guillermo

Lunedì il Pentagono ha detto di non credere che l'Iran stia cercando una guerra con gli Stati Uniti, aggiungendo che nemmeno gli Stati Uniti sono in cerca di una guerra.

La dichiarazione è stata fatta all'indomani di un'operazione della Resistenza che ha ucciso tre soldati americani e ne ha feriti 40 presso la Torre 22, una installazione militare USA in Giordania vicino ai confini siriano e iracheno. Un gruppo che si autodefinisce Resistenza Islamica in Iraq ha rivendicato l'attentato.

La portavoce del Pentagono Sabrina Singh ha accusato l'Iran di aver consentito ai gruppi di attaccare gli Stati Uniti in Medio Oriente, sostenendo che l'ultimo attacco portava le "impronte" delle Brigate Hezbollah irachene Kataib Hezbollah. "Non cerchiamo la guerra, ma agiremo e risponderemo agli attacchi contro le nostre forze", ha detto Singh.

Il segretario di Stato Antony Blinken ha sollevato la possibilità che la risposta possa essere prolungata e articolata in più fasi: "Risponderemo, e tale risposta potrebbe essere multilivello, arrivare per fasi ed essere sostenuta nel tempo", ha detto lunedì ai giornalisti durante una conferenza stampa congiunta con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

"Il presidente è stato chiarissimo. Risponderemo con decisione a qualsiasi aggressione. E riterremo responsabili le persone che hanno attaccato le nostre truppe. Lo faremo nel momento e nel luogo di nostra scelta", ha aggiunto.

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