USA: Nancy Pelosi vede la Russia dietro le proteste pro-Gaza
di Aurora Gatti

L’ex presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha dichiarato domenica durante un’intervista alla CNN di ritenere che di sia la Russia dietro alcune manifestazioni negli Stati Uniti che chiedono un cessate il fuoco a Gaza.

Pelosi non ha fornito prove a sostegno delle sue affermazioni durante la sua intervista e ha affermato che i manifestanti che chiedono un cessate il fuoco sono "il messaggio del signor Putin". "Si dovrebbe indagare su alcuni finanziamenti e voglio chiedere all'FBI di indagare su questo." In tal modo, alla vigilia di importanti consultazioni elettorali, Pelosi ottiene un effetto di delegittimazione dei critici dell'amministrazione Biden.

L'ambasciata russa a Washington non ha commentato ma Ibrahim Hooper, portavoce del Council on American-Islamic Relations, ha definito "inconcepibile" che Pelosi possa fare tali "diffamazioni infondate contro coloro che cercano di porre fine al massacro dei civili a Gaza", specificando che i suoi commenti dipingono una chiara immagine di "decenni di disumanizzazione del popolo palestinese".

Chi negli USA fa sentire la sua voce a favore della Palestina in questo periodo subisce diverse conseguenze negative, dall'ostracismo al licenziamento.

La rappresentante democratica degli Stati Uniti Alexandria Ocasio-Cortez ha dichiarato domenica alla NBC News che molte proteste contro la fine della guerra a Gaza sono attribuibili al fatto che "i giovani sono sconvolti dalla violenza e dalla perdita indiscriminata di vite umane".

Un gruppo di manifestanti filo-palestinesi si è riunito domenica davanti alla residenza del segretario di Stato americano Antony Blinken, alla periferia di Washington, organizzando un sit-in e chiedendo un cessate il fuoco immediato a Gaza. I manifestanti hanno espresso la loro frustrazione per il sostegno dell'amministrazione statunitense al genocidio israeliano contro il popolo palestinese, condannando l'occupazione e l'apartheid in Cisgiordania e in tutti i territori palestinesi.

All’inizio di questo mese, un sondaggio Gallup condotto dal 1° al 20 dicembre 2023, ha rivelato una mancanza di consenso tra l’opinione pubblica americana riguardo al coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra a Gaza.

L’amministrazione Biden non è riuscita a riconoscere la natura genocida dei molteplici crimini israeliani commessi nella Striscia di Gaza, nell’arco di 114 giorni, ha solo chiesto a Israele di fare meglio e uccidere meno civili. I rappresentanti degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza Nazionale delle Nazioni Unite hanno anche respinto numerose risoluzioni che chiedevano un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, utilizzando il potere di veto di Washington.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti