Irlanda: sì a indagine su personale UNRWA ma non sospende finanziamenti
di Gabriella Mira Marq

Dopo che Stati Uniti, Australia, Italia, Gran Bretagna, Germania e Finlandia hanno deciso di sospendere i finanziamenti all’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, sabato l'Irlanda ha detto che non sospenderà i finanziamenti per il lavoro dell'agenzia a Gaza.

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri irlandese Micheal Martin anche se ha espresso sostegno per indagare sulle accuse di coinvolgimento di parte del personale dell'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite negli attacchi del 7 ottobre contro Israele da parte di Hamas.

"Piena fiducia nella decisione dell'UN Lazzarini (capo dell'agenzia Philippe Lazzarini) di sospendere immediatamente il personale dell'UNRWA sospettato di partecipazione agli atroci attacchi del 7 ottobre, per indagare a fondo e mostrare tolleranza zero nei confronti del terrorismo", ha scritto su X.

Ha detto che l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha fornito assistenza salvavita a 2,3 milioni di persone e ad un costo umano incredibile, cioé oltre 100 dipendenti uccisi negli ultimi quattro mesi, per cui "L'Irlanda non ha intenzione di sospendere i finanziamenti per il lavoro vitale dell'UNRWA a Gaza".

Ha aggiunto che l’Irlanda ha fornito all’UNRWA 18 milioni di euro (19,5 milioni di dollari) nel 2023 e continuerà a fornire il suo sostegno nel 2024.

Dopo le accuse israeliane, venerdì l'agenzia dell'ONU ha dichiarato di aver rescisso i contratti con molti dei suoi dipendenti per il loro presunto coinvolgimento nell'attacco del 7 ottobre contro Israele.

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