Iraq: USA hanno accettato di ritirare militari gradualmente
di Tamara Gallera

Il governo iracheno ha dichiarato giovedì di aver concordato con gli Stati Uniti un calendario per ridurre il numero di consiglieri militari del gruppo anti-Daesh guidato dagli Stati Uniti sul territorio iracheno.

Il Ministero degli Esteri ha annunciato in un comunicato, citato dall'agenzia di stampa ufficiale irachena INA, il successo dei negoziati che si svolgono da agosto, dove i due si sono accordati su un calendario chiaro che specifica la durata della presenza dei consiglieri della coalizione.

Nella dichiarazione si sottolinea che entrambi hanno concordato "di iniziare la riduzione deliberata e graduale dei suoi consiglieri sul suolo iracheno e di porre fine alla missione militare della coalizione contro l'Isis (gruppo terroristico Daesh)".

Gli Stati Uniti devono ancora commentare l’annuncio.

L'annuncio arriva dopo le ripetute richieste delle autorità irachene agli Stati Uniti di ritirare le truppe in seguito agli attacchi USA all'interno dell'Iraq contro gruppi sostenuti dall'Iran accusati di aver attaccato il personale americano.

Tali attacchi sono stati ritenuti dalle autorità di Baghdad una violazione della sovranità dell'Iraq ma in realtà il problema è che la coalizione a guida USA, stanziata dopo la guerra in Iraq, è divenuta con il tempo una forza di occupazione.

Nel frattempo, la Resistenza Islamica in Iraq ha annunciato giovedì di aver preso di mira con droni la base militare americana vicino all'aeroporto di Erbil, in Kurdistan, nel nord dell'Iraq e ha confermato che questi attacchi sono la continuazione della resistenza contro "l'occupazione americana" in Iraq e nella regione e in risposta ai massacri dell'entità israeliana contro la popolazione di Gaza.

Dal 17 ottobre, il gruppo della Resistenza ha effettuato oltre 150 attacchi contro le basi di occupazione americane in Siria e le basi in Iraq. Le operazioni hanno provocato il ferimento di oltre 70 soldati americani.

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