 |
Su Gaza ipocriti distinguo a sinistra
di
Alessandro Ferretti *
A sinistra del PD ci siamo smenati il torrone per anni sull'intersezionalità delle lotte e sull'ecologismo che senza lotta di classe è solo giardinaggio.
Per decenni abbiamo mitizzando la grandezza della resistenza partigiana, esaltando Gramsci e del suo odio verso gli indifferenti.
Però, quando uno Stato etnoreligioso, già colpevole di oltre 70 anni di crimini contro l'umanità, decide di stroncare la resistenza all'occupazione da esso perpetrata ammazzando decine di migliaia di innocenti alla luce del sole, con il sovrappiù della fame, della sete, della mancanza di medicine e della distruzione sistematica di case, ospedali, scuole e università, cosa ci tocca leggere?
Ci tocca leggere ipocrite e francamente oscene uscite di gente che evidentemente si ritiene "intellettuale", e che per giustificare l'ignavia più bieca della sua categoria ci rifila una paginata di dotte citazioni di Eco e Tabucchi elargendoci la sua visione del ruolo sociale dei suoi simili (il riferimento è ad un articolo di Loredna Lipperini su L'Espresso della scorsa settimana, ndr).
Roba talmente aristocratica ed eburnea da far invidia a Maria Antonietta... ma leggete per credere:
"Gli intellettuali sono utili alla società, ma solo nei tempi lunghi, [...] svolgono la loro funzione prima e dopo, mai durante gli eventi". Chi avesse avuto l'ardire di invocare la loro alata parola "si sarebbe comportato come chi rimproverasse a Platone di non aver proposto un rimedio per la gastrite".
«Quando la casa brucia, l’intellettuale può solo cercare di comportarsi da persona normale e di buon senso, come tutti, ma se ritiene di avere una missione specifica si illude»; e colui che gli chiede di smetterla di farsi le pippe, darsi una svegliata e prendere un secchio non è altro che «un isterico che ha dimenticato il numero telefonico dei pompieri»."
Quindi, che deve fare l'intellettuale? Al più "suscitare dubbi, riflettere a voce alta". Immagino già interventi poderosi: "Staccare la corrente alle incubatrici di un reparto maternità: giusto o sbagliato?" "Per combattere il male, meglio distruggere prima gli ospedali o prima le scuole?".
Invece, per quei tapini che intellettuali non sono, un prezioso consiglio fieramente novecentesco e intriso di umiltà: "studiate e leggete chi ne sa più di noi".
Quindi, in attesa che escano i futuri dotti trattati che ci spiegheranno con prestigiosa competenza la portata barbarica degli attuali crimini contro l'umanità, continuate pure serenamente e fiduciosamente a postare foto di gattini: ve lo dice un'autentica intellettuale del nostro tempo... il che spiega molte cose.
* Coordinatore Commissione Pace dell'Osservatorio
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier diritti
|
|