Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
24 gennaio 2024
tutti gli speciali

Se il Giorno della Memoria diventa il giorno dell'oblìo
di Sergio Scorza

Stamane, tra stampa e tg, è un profluvio di titoli sull'uccisione di 21 soldati israeliani, in qualche caso, con contrappunto della solita automatica rappresaglia israeliana che, immediatamente dopo, avrebbe ucciso 100 miliziani di Hamas (che non si perda mai il rapporto di 1 a 5, 1 a 10, 1 a 100 e via dicendo).

Sia chiaro: io non ho mai esultato per la morte di nessuno. Ma si dà il caso che quei "poveri soldati israeliani" sono stati beccati da un razzo di Hamas mentre stavano minando delle abitazioni palestinesi, tra un massacro e l'altro di inermi civili.

Come la mettono i nostrani filo-israeliani ad oltranza con il diritto a resistere di un popolo aggredito da forze di occupazione militari che compiono crimini di guerra tutti i giorni, 24 ore su 24, da più di tre mesi?

Ma davvero credono di poter continuare a confondere il "diritto a alla difesa di Israele" con lo sterminio della popolazione di Gaza, peraltro, apertamente rivendicato da parte dei governanti israeliani?

Lo sanno - o fanno finta di ignorare - che, a Gaza, sono stati superati i 25mila morti e che, secondo l'ONU, il 70% delle vittime è donna o minore? A quanti morti si supera la soglia dell'indignazione? E quella della vergogna?

Perché non viene una sola parola di condanna contro l'immane massacro di civili palestinesi da parte della comunità ebraica presente in Italia che invece continua a tacciare di "antisemitismo" chiunque protesti per i reiterati orrori che si stanno perpetrando a Gaza?

E per tornare all'uccisione dei 21 soldati israeliani, mettiamola su questo piano: cosa credono che sia successo a Roma, in via Rasella il 23 marzo del 1944? Che sia stata davvero colpita "una banda musicale di semi pensionati" come disse, con insuperabile sprezzo del ridicolo, la seconda carica dello Stato con busto del duce in casa?

Che, forse, la "causa della strage delle fosse Ardeatine" sia davvero ascrivibile ai partigiani che compirono l'attentato alle truppe tedesche?

Non li turba nemmeno un po' questa inaspettata sintonia con i neofascisti al governo i quali, prima di arrivare ai palazzi del potere, urlavano di continuo al complotto giudaico-massonico internazionale e contro l' "ebreo Soros" nonchè "regista e finanziatore" della sostituzione etnica" dei "veri italiani" (chiedere a Vannacci cosa vuol dire)?

Eppure numerosissime comunità ebraiche di tutto il mondo sono al centro delle proteste più radicali contro il genocidio in atto a Gaza che, non a caso, è voluto ed attuato da un partito, il Likud, le cui radici sono “strettamente affini nella sua organizzazione, metodi, filosofia politica e attrattiva sociale ai partiti nazista e fascista“ [Albert Einstein e Hannah Arendt al New York Times].

Certo che la confusione è tanta ed il senso del prossimo "giorno della memoria", questa volta, rischia davvero di essere capovolto nel "giorno dell'oblio".

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale