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22 gennaio 2024
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Zakharova rampogna la Germania e Berlino chiede pause umanitarie
di Pierpaolo Minardi

La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che Mosca non è sorpresa nel vedere che Berlino sta difendendo "Israele" in un caso di genocidio. La Germania sostiene infatti Israele contro il caso del Sud Africa davanti alla Corte Internazionale di Giustizia.

Zakharova si è scagliata contro Berlino, affermando che si è affermata come esperta nello sterminio di massa delle persone, evidenziando la coerenza tra il passato nazista di Berlino e il presente sionista.

Zakharova ha anche sottolineato che una simile posizione è naturale per la Germania, poiché il sostegno incondizionato all’occupazione israeliana è un prerequisito per partecipare al club dell’“ordine internazionale basato sulle regole” di Washington.

"La storia conosce molti esempi di criminali che hanno commesso reati gravi hanno intrapreso la via della correzione, usando la loro conoscenza dell'esperienza illegale, hanno contribuito a prevenire simili atrocità", ha osservato Zakharova, "Ma questo è sempre stato possibile solo in presenza di un pentimento attivo e incondizionato riconoscimento della propria colpa senza il minimo accenno di tentativi di giustificare i propri crimini, tanto meno di ripeterli."

Non è chiaro se sia stato questo intervento ad indurre oggi la Germania a chiedere “urgenti pause umanitarie” nella Striscia di Gaza per consentire l’accesso umanitario senza ostacoli al popolo palestinese.

Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha ribadito il forte sostegno del suo governo alla guerra di Israele contro Hamas, ma ha anche detto che si aspettano che vengano adottate misure per ridurre al minimo le sofferenze dei civili palestinesi.

“Abbiamo urgentemente bisogno di pause umanitarie per alleviare la situazione a Gaza, per alleviare l’incredibile sofferenza, soprattutto per i bambini. Abbiamo anche bisogno di pause umanitarie a Gaza per liberare finalmente gli ostaggi ancora detenuti da Hamas”, ha detto ai giornalisti a Bruxelles, prima di un incontro dei ministri degli Esteri dell’UE.

“Israele può vivere in sicurezza solo quando i palestinesi possono vivere in sicurezza, in dignità. E i palestinesi possono vivere in dignità, sicurezza e libertà solo quando Israele vive in sicurezza”, ha affermato, aggiungendo che la soluzione dei due Stati è l’unico modo in cui il conflitto israelo-palestinese può essere risolto.

* Coordinatore Commissione Esteri dell'Osservatorio

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