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22 gennaio 2024
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Fermare i fanatici religiosi sionisti
di Rossella Ahmad

Chi abbia ancora dei dubbi sulla natura esoterica e messianica delle azioni di questo pugno di folli che, attraverso Israele, detta l'agenda a tutto l'Occidente, si vada a cercare un servizio mandato in onda questa sera da al-Jazeera a proposito dei progetti, ormai giunti al dunque, di distruggere la Moschea dell'Aqsa di Gerusalemme per edificarvi, al suo posto, un tempio che non è mai esistito se non nel loro libro degli orrori.

Qualche settimana fa, alcuni adepti della famigerata setta dei Guardiani del Tempio cercarono di introdurre nel luogo sacro palestinese rotoli della Torah. Li abbiamo visti in TV, i loro occhi febbrili tradivano l'esaltazione del momento. È certo che sia già stata posta una pietra angolare, cioè la pietra da cui partirà la costruzione del tempio e, probabilmente, ciò avvenne nel settembre del 2000, in seguito alla famigerata passeggiata del criminale di guerra Sharon nell'area prossima al luogo sacro.

Prima che la distruzione avvenga, tuttavia, sarà necessario, secondo le loro deliranti scritture, sacrificare una giovenca rossa che servirà a purificare l'area del Masjid al-Haram. Bene, le giovenche rosse sono già giunte in israele, toccherà solo scegliere la più integra affinché sia sacrificata al loro Dio genocida. Anche loro sono pronti. Hanno visto che il mondo non ha reagito alla devastazione di Gaza, soprattutto che il mondo arabo ed islamico non ha reagito. È il segno inequivocabile che possono iniziare, che il momento è propizio.

Il progetto di fare esplodere al-Aqsa è vecchio di decenni. Nel 2001 tradussi l'articolo di Israel Shamir che lo preannunciava, e lo scrittore metteva in guardia il mondo dall'assecondare i deliri di questi misantropi mentalmente deviati. Sembrava qualcosa di molto lontano, quasi una leggenda metropolitana, al tempo. Certo i segnali che lanciavano erano allarmanti già allora, tuttavia il mondo ha lasciato fare. È stata garantita l'impunità totale ed assoluta ad un branco di invasati ed ora è troppo tardi per tornare indietro. Il tempo della distruzione della moschea dell'Aqsa non è lontano.

Chi ha taciuto sui bambini trucidati a migliaia, sulla fame e sulla sete come punizione collettiva, sullo sventramento di Gaza, sull'assassinio di donne innocenti, sulle università minate alla base e fatte esplodere, sui giornalisti e gli intellettuali uccisi, sugli ospedali distrutti uno dopo l'altro, tacerà anche sull'atto finale dell'instaurazione di un potere malvagio e deviato. Bisognava agire prima.

Fermarli prima. Ora sono in pieno delirio, e l'occidente con loro.

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