Gaza: Israele distrugge le scuole e uccide o arresta gli scolari
di Aurora Gatti

Dall’inizio dell’aggressione israeliana a Gaza e in Cisgiordania il 7 ottobre, un totale di 4.368 studenti sono stati brutalmente assassinati e altri 8.101 sono rimasti gravemente feriti, ha rivelato il Ministero dell’Istruzione.

Il Ministero ha spiegato nella dichiarazione che a Gaza il numero di studenti uccisi dalle Foi è ora superiore a 4.327, mentre il numero dei feriti ha raggiunto 7.819. Nel frattempo, in Cisgiordania, il numero è ora di 41 studenti brutalmente uccisi e 282 gravemente feriti. Inoltre, 85 di loro sono stati arrestati dalle IOF, ha riferito l'agenzia di stampa WAFA.

Per quanto riguarda insegnanti e personale amministrativo, 231 sono stati uccisi e altri 756 gravemente feriti nella Striscia di Gaza. In Cisgiordania cinque sono rimasti feriti e più di 71 sono stati arrestati.

Hanno affermato che 281 scuole governative e 65 affiliate all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati (UNRWA) sono state bombardate e vandalizzate nella Striscia di Gaza, provocando gravi danni a 83 di loro e la completa distruzione di altre sette. Parallelamente, 42 scuole in Cisgiordania sono state prese d'assalto e vandalizzate.

Pertanto, il deliberato attacco israeliano alle scuole ha colpito il 90% delle scuole statali e degli edifici scolastici, con danni diretti e indiretti. Inoltre, il 29% degli edifici scolastici non ha potuto essere utilizzato perché completamente demoliti o gravemente danneggiati, rilevando che 133 scuole statali sono state utilizzate come centri di accoglienza nella Striscia di Gaza, ha confermato il Ministero.

Gli studenti dovranno frequentare le scuole per il secondo semestre, tuttavia, 55 scuole passeranno all'e-learning poiché si trovano in una “zona di giunzione” – un'area separata dal resto della Cisgiordania occupata dal muro eretto da Israele e circondata da esercito di Tel Aviv e coloni israeliani.

A tale terribile quadro va aggiunta la stima degli oltre 1.000 bambini amputati degli arti, la maggior parte delle volte senza anestesia.

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