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Proteste nel mondo pro-Palestina e contro attacco allo Yemen
di
Marilina Mazzaferro
Manifestazioni in mezzo mondo per Gaza. Anche Roma ha dato il suo contributo, con un nutrito corteo con bandiere palestinesi e un presidio ieri davanti all'ambasciata sudafricana con cartelli "Grazie Sudafrica".
Significativa, dato il bombardamento anglo-statunitense in Yemen, la manifestazione di Londra, dove più di 200.000 manifestanti filo-palestinesi hanno marciato in solidarietà con il popolo di Gaza. Attivisti che sventolavano bandiere della Palestina, cantavano "Palestina libera e libera" e accendevano razzi si sono riuniti in Queen Victoria Street per una marcia programmata verso Piazza del Parlamento mentre continuano a chiedere un cessate il fuoco a Gaza.
Alcuni attivisti che indossavano le maschere del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sono stati visti tenere in aria bambole insanguinate per evidenziare le vite innocenti perse nella guerra in Medio Oriente.
In Irlanda è stata organizzata una protesta dalla Campagna di Solidarietà Irlanda-Palestina e sponsorizzata da oltre 70 organizzazioni della società civile irlandese. I manifestanti hanno mostrato la loro solidarietà alle vittime di Gaza e hanno denunciato il governo irlandese per non aver sostenuto la lotta legale del Sud Africa contro "Israele".
In Francia, migliaia di persone hanno protestato a sostegno della Palestina, invocando la fine dell’apartheid israeliano e chiedendo pari diritti per i palestinesi e un cessate il fuoco immediato.
In Germania, centinaia di persone hanno cantato in solidarietà con la Palestina alla conferenza comunista Rosa Luxemburg a Berlino.
Venerdì sera, i manifestanti negli Stati Uniti hanno marciato a New York in solidarietà con la Palestina. La First Avenue, vicino alla sede dell'ONU, è stata bloccata temporaneamente dai manifestanti, che portavano striscioni che chiedevano la fine degli aiuti statunitensi a Israele.
In Australia, migliaia di manifestanti hanno marciato per le strade di Sydney, dove sventolavano le bandiere irlandesi insieme a quelle palestinesi.
Anche la Corea del Sud ha assistito sabato ad una manifestazione di protesta contro il genocidio israeliano. I manifestanti hanno marciato per le strade sventolando bandiere palestinesi e tenendo striscioni in solidarietà con i palestinesi.
Sabato il Sudafrica ha assistito a proteste simili dopo che il ministro della Giustizia sudafricano Ronald Lamola ha dichiarato venerdì che Israele non è riuscito a confutare le accuse di genocidio presentate alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) dal governo sudafricano.
Nel primo giorno di udienze, giovedì, il ministro della Giustizia Lamola ha sostenuto che la violenza e la distruzione in Palestina hanno radici oltre gli eventi del 7 ottobre, indicando 76 anni di sistematica oppressione e violenza vissuta dai palestinesi.
Anche gli indonesiani sono scesi in piazza per dimostrare la loro solidarietà alle vittime dell'aggressione israeliana a Gaza. I manifestanti hanno esposto striscioni che denunciano il genocidio e chiedono che venga attuato subito un cessate il fuoco.
Grande protesta venerdì in Yemen, il paese colpito dal bombardamento angloamericano, dove milioni di yemeniti sono scesi in piazza cantando in coro. Già in precedenza le folle yemenite avevano manifestato per la Palestina, ma questa volta hanno scandito anche slogan contro gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
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