A L'Aia Melenchon e Botenga per sostenere Gaza e il Sudafrica
di Marilina Mazzaferro

Fra gli esponenti politici che sono a L'Aja per manifestare sostegno a Gaza e all'iniziativa del Sudafrica Jean-Luc Melenchon, esponente di spicco della sinistra francese, e Marc Botenga, europarlamentare belga.

In un comunicato, il fondatore di France Unbowed (LFI) ha dichiarato di essere stato invitato dal Movimento Internazionale Progressista, un gruppo di organizzazioni e attivisti progressisti di sinistra, a presenziare alla prima udienza presso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) nel Tribunale L'Aia. Melenchon rappresenta la Francia in una delegazione sudafricana presso la massima corte delle Nazioni Unite. Egli afferma di rappresentare, attraverso questa iniziativa, tutti i francesi che preferiscono la pace e le soluzioni politiche alla guerra e alla violenza.

Accompagnato da Arnaud Le Gall, deputato della LFI e coordinatore della Commissione Affari Esteri dell'Assemblea Nazionale francese, Melenchon ha sottolineato il suo impegno a rispettare l'ordine giuridico internazionale stabilito dall'ONU. Ha sottolineato la scelta del suo partito per un approccio basato su "principi politici incrollabili, indipendentemente dagli attori coinvolti" e il rifiuto di politiche forti o teorie conflittuali come lo "scontro di civiltà".

Il deputato europeo Marc Botenga, che già in precedenza aveva manifestato per Gaza davanti all'europarlamento e al palazzo del governo Belga, ha detto dell'udienza sulla denuncia di genocidio del Sud Africa contro Israele: "L'immagine è forte. Di fronte alla complicità occidentale, donne e uomini del Sud globale prendono l'iniziativa di salvare il diritto internazionale e l'umanità. Qualunque cosa accada, questo giorno passerà alla storia."

"Il nostro segretario generale Peter Mertens rappresenterà PTB, uno dei partiti politici che hanno firmato la lettera aperta in cui chiede agli Stati di sostenere i procedimenti del Sudafrica contro Israele. Una lettera ratificata da oltre 900 movimenti popolari, sindacati, partiti politici e altre organizzazioni. Il governo belga deve rispondere a questa richiesta e sostenere la denuncia sudafricana." ha aggiunto.

"Diamo un esempio all'Unione Europea, che resta silenziosa e complice dei crimini di guerra commessi da Israele a Gaza. A livello belga ed europeo chiediamo un cessate il fuoco immediato. Facciamo pressione su Israele con azioni concrete. Di fronte alla mobilitazione, sempre più partiti sostengono la denuncia davanti alla Corte internazionale di giustizia. La prova che l'azione e la pressione sulle strade funzionano. Non arrendiamoci. Continuiamo a sostenere il popolo palestinese."

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