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11 gennaio 2024
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Soldati Israele si riprendono mentre commettono crimini senza controllo
di Alessandro Ferretti *

Il genocidio a Gaza non solo continua, ma addirittura si aggrava giorno dopo giorno. Ieri l’aviazione israeliana ha bombardato gli ultimi generatori funzionanti della centrale elettrica di Gaza. Ora Israele ha distrutto tutti gli elementi essenziali della vita a Gaza, incluse stazioni idriche, strade, ospedali, università, la maggior parte delle scuole e l’unico mulino... ma la ferocia e la follia non fanno che aumentare.

In un video un militare israeliano fa saltare in aria un’intera palazzina per sfidare la corte suprema israeliana, che a suo avviso sta “dividendo la nazione” cercando di porre qualche piccolo limite: limite, badate bene, non alle stragi e alle devastazioni, ma solo alla loro pubblica e fiera rivendicazione da parte di chi li commette.

Il fatto che i militari israeliani continuino fieramente a riprendersi e a diffondere questi video atroci e chiaramente criminali mostra due cose: la prima, che non c’è nessun controllo da parte dei comandanti dell’esercito, che evidentemente hanno deciso di lasciar fare qualsiasi cosa ai loro sottoposti.

La seconda, che la grande maggioranza della popolazione israeliana che (stando ai sondaggi) condivide queste robe, è preda di un’autentica follia di massa. I palestinesi sono stati totalmente disumanizzati e milioni di cittadini israeliani non solo tollerano, ma addirittura godono nell’infliggere loro sofferenze indicibili che si perpetueranno per gli anni a venire.

Quello che colpisce, nell’inesistente reazione occidentale all’ostentazione di questi crimini, è come sempre il doppio standard razzista. Mentre ad Hamas non viene perdonato assolutamente nessuno degli atti violenti che ha commesso, e anzi ancora oggi i media rinfocolano costantemente l’indignazione e l’orrore per il 7 ottobre, nessuno stigmatizza questi evidenti atroci crimini di rappresaglia.

Il messaggio è chiaro: per i grandi media e gli intellettuali da cortile che li popolano, le sofferenze patite dai palestinesi a causa di decenni di occupazione e violenza strutturale non giustificano in alcun modo alcuna reazione da parte delle vittime, mentre le sofferenze patite dagli israeliani il 7 ottobre giustificano pienamente questi deliri sadici di massa.

L’accettazione supina di questo doppio standard mostra in modo solare quanto sia grande, in Occidente, il problema del razzismo strutturale nei confronti degli arabi, illuminando la natura profondamente fascista di questa orrenda strage.

* Coordinatore Commissione Pace dell'Osservatorio

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