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Siria: attaccata base USA, probabile rappresaglia per Gaza
di
Tamara Gallera
Lunedì una base militare americana nel nord-est della Siria ha subito un attacco missilistico. Gli Stati Uniti non hanno rilasciato dichiarazioni sull’accaduto. Non è noto se ci siano vittime.
Negli ultimi tempi sono stati effettuati attacchi contro le basi militari statunitensi nella regione di Tenef, nel distretto di Malikiyye vicino al confine iracheno, nel distretto di Shaddadi nella provincia di Hasakah e nella provincia di Deir ez-Zor utilizzando droni e armi superficie-superficie di origine sconosciuta. Questa volta si tratta della base nella città di Al-Shaddad nel governatorato di Al-Hasakah.
I territori di Deir ez-Zor, a est del fiume Eufrate, sono sotto l'occupazione del gruppo terroristico PKK/YPG, mentre il centro provinciale e altre aree rurali sono sotto il controllo del regime di Bashar al-Assad e di gruppi sostenuti dall'Iran che lanciano occasionalmente attacchi con razzi e droni contro le basi statunitensi sulla sponda orientale dell’Eufrate.
Il 19 ottobre, la TV di stato iraniana ha trasmesso un servizio in cui spiegava che, ove gli attacchi israeliani a Gaza non si fossero fermati, gli alleati regionali di Teheran, definiti "forze della resistenza", avrebbero potuto lanciare attacchi simultanei utilizzando missili e droni da Hezbollah nel nord, milizie in Iraq e Siria da est, e gli Houthi nello Yemen da sud.
L'Iran ha ripetutamente chiesto la cessazione degli attacchi israeliani contro Gaza.
Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha affermato in un discorso del 17 ottobre che se gli attacchi di Israele continueranno, le "forze della resistenza" entreranno in azione ed in altre occasioni ha rimproverato gli Stati Uniti per il loro sostegno a Israele.
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