7 ottobre: 42 vittime fanno causa all'esercito israeliano
di Aurora Gatti

Con una mossa senza precedenti, 42 sopravvissuti al massacro del rave di Supernova hanno intentato lunedì una causa contro le forze di sicurezza dell'occupazione israeliana chiedendo danni per 56 milioni di dollari.

L'azione è stata depositata presso il tribunale distrettuale di "Tel Aviv" contro il servizio di "sicurezza" Shin Bet, le forze di occupazione israeliane, la polizia israeliana, le forze armate israeliane e il Ministero della Difesa affermando che hanno fallito nei loro doveri.

"Una sola telefonata da parte di funzionari [IOF] al comandante responsabile della festa per disperderla immediatamente in considerazione del pericolo previsto avrebbe salvato vite umane e prevenuto lesioni fisiche e mentali a centinaia di partecipanti alla festa, compresi i querelanti", si legge nella denuncia secondo la stampa israeliana "La negligenza e la grave svista sono incredibili".

Nell'ambito della causa si sostiene che essa "non prende il posto di una commissione investigativa statale, e i querelanti non si aspettano che la corte sostituisca la sua sentenza sulla questione.

Si sostiene inoltre che l'azione legale "si riferisce alle omissioni e alla grave negligenza dell'IDF, della polizia israeliana e dello Shin Bet in merito alla questione e, tra le altre cose, all'interfaccia tra gli imputati davanti al rave Nova riguardo alla concessione di licenze e all'approvazione della festa, la mancata emissione di un ordine di chiusura del rave e la dispersione dei partecipanti nonostante gli avvertimenti riguardanti un grave incidente di sicurezza nella zona ricevuti poche ore prima del massacro".

Si temeva che il 7 ottobre ci sarebbe stata una giornata di battaglia, che avrebbe potuto comprendere un tentativo di rapimento di civili e soldati o un tentativo di raid e infiltrazione di terroristi con l'obiettivo di conquistare un insediamento. Queste informazioni provenivano dagli ufficiali dei servizi segreti del Comando Sud e della Divisione di Gaza, nonché dallo Shin Bet. Il capo dello Shin Bet si è recato nella notte addirittura al quartier generale dell'organizzazione a Tel Aviv in seguito all'insolito evento avvenuto al confine con nella Striscia di Gaza e hanno tenuto consultazioni ovunque.

Vi sono peraltro prove e testimonianze, riportate anche dalla stampa israeliana, secondo cui diveri partecipanti al rave sono rimasti vittime del fuoco israeliano e non di quello di Hamas.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti