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Israele finanzia colonie illegali e vuol cacciare palestinesi da Gaza
di
Tamara Gallera
I palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza dovrebbero andarsene e lasciare il posto ai coloni israeliani, che potrebbero “far fiorire il deserto”. Lo ha detto domenica il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich, che non è nuovo a esternazioni scioccanti.
Il ministro estremista israeliano ha fatto queste osservazioni per riaffermare la natura espansionistica e razzista dell'occupazione israeliana, che si è tradotta nelle azioni dell'esercito di occupazione israeliano nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata.
"Ciò che bisogna fare nella Striscia di Gaza è incoraggiare l'emigrazione", ha detto Smotrich alla radio dell'esercito israeliano.
"Se ci fossero 100.000 o 200.000 arabi a Gaza e non 2 milioni di arabi, l'intera discussione del giorno dopo sarà totalmente diversa", ha aggiunto, rivelando ulteriormente i suoi sentimenti fascisti e genocidi.
"La maggior parte della società israeliana dirà 'Perché no, è un bel posto, facciamo fiorire il deserto, non a spese di nessuno'", evidenziando la percezione che i sionisti hanno dei civili palestinesi, che i funzionari hanno precedentemente descritto come animali e terroristi.
Sebbene Smotrich non faccia parte del gabinetto di guerra israeliano, rimane parte integrante del processo decisionale israeliano, poiché insieme ad altri estremisti tiene insieme il governo di destra Netanyahu.
Domenica il gabinetto di guerra israeliano ha approvato una risoluzione per sborsare 75 milioni di shekel per migliorare le infrastrutture, in particolare per le misure di sicurezza, negli insediamenti illegali israeliani situati nella Cisgiordania occupata, hanno riferito fonti di stampa israeliane.
I fondi stanziati sono destinati a beneficiare circa 70 avamposti coloniali illegali, definiti anche “giovani insediamenti”, che non hanno mai ricevuto l'autorizzazione ufficiale da parte del regime israeliano.
L'ufficio del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha sottolineato che i fondi verranno utilizzati per procurarsi attrezzature antincendio, rifugi antiaerei prefabbricati, generatori, telecamere da campo, illuminazione e attrezzature di salvataggio.
Tali decisioni, prese in concomitanza con i bombardamenti sui civili israeliana a Gaza, mettono in luce la natura espansionistica del regime israeliano, che ha ignorato il diritto internazionale e le decisioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per rafforzare la sua occupazione dei territori palestinesi.
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