Israele: indagine ad ampio spettro su errori e responsabilità 7 ottobre
di Mauro W. Giannini

Mercoledì, il controllore israeliano Matanyahu Englman ha detto che il suo ufficio "non lascerà nulla di intentato" nell'esame delle varie mancanze accadute prima, durante e dopo l'operazione Al-Aqsa Flood.

Englman ha dichiarato che il suo ufficio indagherà su tutti gli elementi dei "fallimenti multi-sistema", compresi coloro che hanno "responsabilità personale" per i "fallimenti a tutti i livelli: politico, militare e civile". L’indagine occuperà la maggior parte degli sforzi dell’agenzia fino al 2024, ha aggiunto, il che implica che sostituirà i rapporti trimestrali su altre operazioni.

L'ufficio del Controllore indagherà su vari ambiti, come la condotta del gabinetto di sicurezza del governo e dei legislatori il 7 ottobre, la preparazione dell'intelligence prima dell'evento, la preparazione delle squadre di sicurezza civili nella regione dell'involucro di Gaza prima della guerra e la mancanza di equipaggiamento per le forze di occupazione israeliane, così come i finanziamenti ad Hamas.

Verranno condotte indagini anche riguardo alle ricollocazioni dei coloni dopo la guerra, all'evacuazione degli israeliani feriti e alle attività di diplomazia pubblica del governo.

Englman e l'ufficio del controllore israeliano indagheranno anche sul processo di sviluppo del budget aggiuntivo recentemente autorizzato per i costi di guerra, nonché sull'esecuzione dei programmi di sostegno finanziario per gli israeliani colpiti dalla guerra.

Mercoledì Englman ha affermato che l'operazione "ha cambiato la realtà a livello nazionale", aggiungendo che durante il suo recente viaggio attraverso i territori occupati, ha visitato insediamenti evacuati, coloni sfollati e ospedali, affermando che "i fallimenti emersi nella risposta di sicurezza sul posto" Il giorno del massacro è continuato con una serie di lacune nella risposta civile”.

Il Controllore israeliano ha rimproverato numerose volte l’amministrazione, accusandola la scorsa settimana di non aver affrontato in modo appropriato le varie questioni civili che si sono sviluppate sul fronte interno durante le prime sei settimane di guerra a Gaza e ha affermato in un rapporto che il funzionamento dei dipartimenti governativi e le agenzie erano seriamente deboli.

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