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Israele restituisce corpi di palestinesi senza organi vitali
di
Mauro W. Giannini
Le forze di occupazione israeliane hanno consegnato i corpi mutilati di 80 uomini, donne e bambini dopo aver asportato ad alcuni di loro organi vitali. I corpi non erano identificati e Israele si è rifiutata di specificare i nomi di questi martiri o i luoghi da cui sono stati rubati.
Lo ha dichiarato l’Ufficio stampa governativo di Gaza aggiungendo che Israele ha ripetuto il crimine di furto di organi più di una volta durante la sua guerra genocida in tempo reale.
La dichiarazione sottolinea inoltre che Israele si era precedentemente impegnata nella profanazione di tombe a Jabalia e continua a detenere numerose salme di vittime provenienti dalla Striscia di Gaza.
Il Ministero della Sanità di Gaza ha ricevuto i corpi attraverso il valico di frontiera di Kerem Shalom nel sud della Striscia di Gaza. Il Ministero delle dotazioni e degli affari religiosi è invece responsabile delle sepolture nelle fosse comuni.
Vi sono immagini che documentano come i corpi siano arrivati all'interno di un container. E' stato riferito che alcuni erano intatti, altri erano in pezzi, altri ancora si erano decomposti.
"L'ONU ci aveva informato in anticipo dell'arrivo di un certo numero di martiri nella Striscia di Gaza, stimato in circa 80 corpi", ha detto Marwan Al-Hams, direttore dell'ospedale Mohammed Yousef El-Najar nella città di Rafah.
Al-Hams ha osservato che il crimine sarà documentato "attraverso i Ministeri della Salute e della Giustizia.
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