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Gaza: cibo usato come arma contro i civili
di
Aurora Gatti
Oxfam ha condannato la risposta ritardata e diluita del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite alla crisi umanitaria di Gaza, mentre la regione si trova ad affrontare un'imminente carestia ed ha detto che
coloro che si rifiutano di frenare l’aggressione israeliana sono complici.
Il direttore regionale di Oxfam per il Medio Oriente e il Nord Africa, Sally Abi Khalil, ha condannato ieri l'approccio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite alla crisi umanitaria a Gaza.
"Mentre oltre il 90% delle persone a Gaza non riesce a trovare il prossimo pasto, alcuni stati membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite stanno ancora giocando con le parole invece di votare per un cessate il fuoco", ha detto.
La dichiarazione di Abi Khalil arriva in risposta al rapporto IPC (Integrated Food Security Phase Classification), pubblicato giovedì, che metteva in guardia da un'imminente carestia a Gaza. Il direttore regionale di Oxfam ha accusato il governo di occupazione di aver commesso un crimine di guerra tuttora in corso, descrivendo la caduta di Gaza nella fame come un'atrocità premeditata.
Il rapporto dell’IPC ha fornito una prova inconfutabile, secondo Abi Khalil, che gli attacchi “israeliani” hanno decimato il già fragile sistema alimentare di Gaza a tal punto che la maggior parte delle persone non può più nutrire se stessa e le proprie famiglie.
Ha sottolineato l’urgente necessità di un cessate il fuoco immediato e di un aumento significativo degli aiuti umanitari per evitare che Gaza sprofondi in una vera e propria carestia.
"È ripugnante e difficilmente concepibile nel 2023, che donne, bambini e neonati, anziani e malati, le persone più vulnerabili vedano il cibo usato come arma contro di loro. L'orrore provato da una madre incapace di nutrire suo figlio è l'orrore di Gaza Oggi."
"Mentre oltre il 90% della popolazione di Gaza non riesce a trovare il prossimo pasto, alcuni stati membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU stanno ancora giocando con le parole invece di votare per un cessate il fuoco."
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