Gaza: WP smonta bugie di Israele su ospedale preso di mira
di Marinila Mazzaferro

Continua lo smontaggio delle bugie di Israele.

Questa volta è il Washington Post a mostrare che le prove dicono il contrario sull'affermazione dell'esercito israeliano che l’ospedale Al-Shifa di Gaza fungeva da base per Hamas. Il Washington Post aveva precedentemente citato un diplomatico europeo che aveva affermato che Israele" non ha trovato prove conclusive della presenza di combattenti palestinesi nel complesso medico Al-Shifa a Gaza.

Durante un briefing il 27 ottobre il portavoce delle Foi, Daniel Hagari, aveva presentato quelle che affermò essere "prove concrete", che implicavano 5 edifici ospedalieri nelle operazioni di Hamas . Ciò ha portato le Foi a fare irruzione nell’ospedale il 15 novembre e ad aprire il fuoco indiscriminatamente verso le sue finestre e sezioni, interrompendo tutte le comunicazioni con l’ospedale. Decine di soldati israeliani hanno anche preso d'assalto il pronto soccorso di Al-Shifa, provocando il martirio e il grave ferimento di decine di palestinesi, compresi i bambini.

Successivamente, le Foi hanno pubblicato filmati risibili di “prove” che collegavano Hamas all’ospedale e, a peggiorare le cose per l’occupazione, tre giornalisti del New York Times, che erano stati scortati dalle forze d’invasione israeliane attraverso “solo una parte del vasto Complesso Al-Shifa", ha sfatato l'affermazione israeliana di una struttura militare di Hamas sotto l'ospedale. I giornalisti hanno riferito che la visita non ha confermato in modo definitivo la presenza di tale struttura.

Israele ha lavorato diffondendo false narrazioni contemporaneamente all’incursione di Al-Shifa, sostenendo che l’ospedale ospitava prigionieri israeliani. Tuttavia, questa narrazione è stata rapidamente smentita dal corrispondente per gli affari militari della radio dell’esercito israeliano, Doron Kadosh, che ha confermato l’assenza di prigionieri nell’ospedale.

Secondo l’esercito israeliano di occupazione, all’ospedale Al-Shifa, hanno scoperto un tunnel, un veicolo con armi e altri depositi di armi e munizioni. "Israele" ha anche affermato che nelle vicinanze i suoi soldati hanno trovato i corpi di un colono israeliano e di un soldato.

Il corrispondente militare del Times of Israel, Emmanuel Fabian, ha poi riferito che i tunnel che secondo le IOF erano gestiti da Hamas si sono rivelati "fosse settiche dall'aspetto strano/condotti per cavi in ​​cemento per generatori di corrente/sicuramente non tunnel di Hamas".

Secondo una analisi del Washington Post su grafici open source, foto satellitari e tutti i file dell'esercito israeliano divulgati pubblicamente, le prove offerte dal governo israeliano non riescono a dimostrare che Hamas stesse utilizzando l’ospedale come centro di comando e controllo. Secondo esperti legali e umanitari, ciò solleva importanti questioni relative al fatto se la sofferenza dei civili causata dalle azioni “israeliane” contro l’ospedale – circondando, assediando e infine invadendo l’edificio e il tunnel sottostante – fosse proporzionata al pericolo stimato.

L’indagine del Washington Post ha concluso che:

- Le stanze collegate alla rete di tunnel "scoperte" dalle IOF non hanno mostrato prove di utilizzo da parte della Resistenza Palestinese;

- Nessuna delle affermazioni di Hagari riguardanti i cinque edifici ospedalieri sembrava essere collegata alla rete di tunnel;

- Non è possibile accedere ai tunnel dall'interno dei reparti ospedalieri.

Nonostante ciò, gli Stati Uniti e Israele hanno difeso le loro false affermazioni, dicendo al Post la settimana scorsa di essere "assolutamente fiduciosi" nei confronti dell'intelligence, arrivando al punto di affermare che Hamas teneva prigionieri nell'ospedale fino all'arrivo di Israele. Ma le evidenze stanno cominciando a scardinare la narrazione anche agli occhi dei parlamentari statunitensi.

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