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Gaza: la proposta indecente di Netanyahu
di
Giuseppe Salamone
La proposta di quel criminale di guerra di Netanyahu è uno degli atti più razzisti in assoluto che si siano mai visti nel corso della storia.
Praticamente chiede di cessare il fuoco per un periodo limitatissimo di tempo, in questo caso una settimana, in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani. Detta così può sembrare una proposta ragionevole per il semplice fatto che in quella settimana non verranno più sganciate bombe e non verranno sterminati i bambini Palestinesi. Ma dietro si nasconde un odio viscerale e un razzismo criminale di inaudita vergogna.
Quello che propone Netanyahu, in realtà, significa che non muore più nessuno fino a quando non gli daranno indietro gli ostaggi, dopodiché riprenderà i bombardamenti per massacrare bambini, donne e tutti quelli che abitano in territorio Palestinese perché quelle vite per lui non valgono nulla. E questo ragionamento criminale, al netto di ciò che narra la grande stampa, è pienamente condiviso dagli Stati Uniti d'America e dall'Unione Europea.
Gli Usa non solo si sono già opposti (usando perfino il diritto di veto) a tutte le risoluzioni che chiedevano un cessate il fuoco definitivo, hanno mandato e continuano a mandare armi a Israele, li proteggono schierando navi militari con la complicità dell'Italia, dell'Unione Europea e di tutti quei paesi vassalli di Washington e infine in questi giorni stanno lavorando sodo per boicottare la stesura di una risoluzione da presentare al Consiglio di Sicurezza per chiedere il cessate il fuoco. A proposito di quest'ultima cosa, gli Emirati Arabi stanno uscendo pazzi per stilare un testo che non venga bloccato dagli Usa. Ma gli Usa non li fanno andare avanti!
Il suprematismo occidentale è un qualcosa di vergognoso e criminale. Questa presunta superiorità è la causa principale di morte e distruzione in ogni angolo del mondo. Se non lo capiamo noi cittadini occidentali, questi massacri non avranno mai fine.
La presa di coscienza è fondamentale ed è il primo passo per migliorare la società nella quale viviamo. Fino a quando non capiremo che siamo una società governata da gente marcia fino al midollo, nulla potrà migliorare né all'interno dei nostri confini tantomeno fuori.
* Coordinatore Commissione esteri dell'Osservatorio
 
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