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Italia manda altre armi all'Ucraina ma niente ai palestinesi
di
Giuseppe Salamone
Quando sentite parlare di armi che servono per difendere democrazie o per presunte lotte al terrorismo, ricordatevi che quelle armi non producono altro se non montagne di morti.
Mentre nelle stanze del potere lor signori si fanno vedere con alle spalle alberi di Natale di pregevole fattura con luci e palle, in altre parti del mondo gli alberi li fanno con i morti. Con i morti causati dalle loro politiche!
Gino Strada diceva che nelle guerre il 90% dei morti sono civili. E il governo italiano sta lavorando sodo per fare in modo che nessuna guerra venga fermata, bensì le alimentano o con il pavido silenzio che è complicità o con l'invio di armamenti. In meno di mezza giornata il governo italiano di cui mi vergogno profondamente, è riuscito a segnare un nuovo record della morte.
Dopo aver inviato navi da guerra nel Mar Rosso, ieri ha approvato in consiglio dei ministri un decreto legge che proroga di un anno le cessioni di armi, mezzi, forniture e "quanto necessario a sostenere le operazioni militari" per l'Ucraina.
Ormai lo dicono anche i muri che l'Ucraina ha perso la guerra. Nelle stanze del potere di Kiev si stanno facendo la guerra tra di loro tanto che Zelensky intercetta tutti i suoi potenziali nemici interni. Gli Usa non riescono più ad approvare fondi per sostenerli.
La carne da cannone è finita perché o sono morti, o scappano o vanno al fronte mobilitati con la forza e alla prima occasione se non saltano per aria si arrendono e si consegnano ai militari Russi.
Mandare armi in Ucraina è come provare a dare un cervello a Lollobrigida quando sai benissimo che non è predisposto per usarlo.
Una cosa voglio chiedere a quel governo guerrafondaio: perché all'Ucraina mandate le armi mentre ai Palestinesi no? Perché siete degli ipocriti maledetti.
Perché per l'Ucraina e per la Palestina non lavorate per un cessate il fuoco? Perché siete degli ipocriti maledetti.
E sapete perché siete ancora degli ipocriti maledetti? Perché volete farci credere che quelli fuori dal mondo siamo tutti quelli che chiediamo soluzioni diplomatiche sia per quanto riguarda il massacro palestinese sia per la guerra per procura dei vostri padroni di Washington in Ucraina...
* Coordinatore Commissione esteri dell'Osservatorio
 
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