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Erode al confronto era un galantuomo
di
Antonio Greco
Gaza, Israele uccide per errore tre ostaggi. “Credevamo fossero miliziani di Hamas”.
Sono solo tre gli omicidi commessi per “errore”? Le altre 18 mila vittime causate dalle bombe sioniste a quale categoria appartengono? Sono morti di civili innocenti? E i seimila bambini trucidati dalle bombe anch’essi errori?
La lugubre contabilità dei morti ammazzati dall’esercito israeliano per errore a quanto ammonta? Un numero che non è dato conoscere.
La guerra colpisce soprattutto i poveri che sono privi di ogni mezzo di difesa, colpisce i bambini che non hanno gli strumenti per difendersi, le donne che non hanno armi. E gli anziani che sono privi di speranze e non vedono un futuro.
Questa è una guerra alla speranza di chi auspicava una prospettiva migliore per se e per i suoi.
Gli israeliani hanno ucciso i sogni di chi vedeva un futuro di pace.
Gli israeliani sono gli assassini del futuro, del presente ma anche del passato.
Gli israeliani vogliono appropriarsi di tutti i territori occupati.
Gli israeliani vogliono un solo popolo in un solo stato.
Gli israeliani non vogliono più l’impiccio palestinese.
Il loro sogno sta per avverarsi.
Per i palestinesi si prospetta un incubo senza precedenti.
Per loro è solo l’inizio di un altro esodo, ancora più doloroso di quello subito nel 1948, dopo la creazione dello stato di Israele.
Oggi come allora si vedranno rifiutare il diritto di ritornare nelle loro case, che non esistono più, nei loro territori che saranno occupati dagli ingordi coloni.
È una vergogna sotto gli occhi di tutti i potenti della terra che continuano a sostenere il diritto di Israele ad esistere ma a negare agli altri lo stesso diritto.
Erode in confronto era un galantuomo.
 
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