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Israele: sondaggi mostrano società razzista e non pacifista
di
Ahmad M. Shakakini
Quando parleranno ai palestinesi di una soluzione pacifica con il nemico sionista essi ricorderanno che il 60% degli israeliani crede che Israele non usi sufficiente violenza contro il popolo palestinese a Gaza e che vuole più violenza e più massacri nei confronti dei palestinesi.
Nel sondaggio d'opinione che il Time ha pubblicato il 10 novembre, quando Israele aveva già massacrato più di 15.000 palestinesi a Gaza, il 70% donne e bambini, il 36,6% erano d'accordo di continuare con i massacri così e il 57,5% voleva ancora più massacri e più violenza contro i palestinesi di Gaza.
La società israeliana è fascista. Non si tratta solo di Netanyahu e Ben Gevir.
Purtroppo non esiste un campo della pace in Israele: solo l’1,8% dei cittadini del regime coloniale dell’apartheid riteneva che Israele stesse usando troppa forza.
Anche negli anni '80 parlavano all'OLP del campo della pace in Israele, ma si trattava di Matzban, un'organizzazione di cinque persone.
Da un sondaggio d'opinione pubblicato dal giornale israeliano Maariv sempre a novembre risulta che la percentuale di israeliani che sostengono un cessate il fuoco è del 3%. E' un risultato inferiore al margine di errore in un sondaggio.
Le uniche manifestazioni di israeliani contro il governo Netanyahu sono quelle delle parenti degli ostaggi che chiedono che la liberazione dei loro parenti sia la priorità del governo israeliano.
Gli arabi palestinesi non hanno solo problemi con lo stato di apartheid israeliano: hanno anche un grosso problema con la società israeliana che è razzista. L'uccisione di 8000 bambini non ha commosso gli israeliani, che non hanno ancora mosso un dito per fermare il genocidio dei palestinesi.
 
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