 |
La distruzione di Ustje
di
Rinaldo Battaglia *
Nel corso dei rastrellamenti ed anche al di fuori della logica delle rappresaglie, le truppe italiane troppo spesso si lasciarono andare a veri e propri eccidi. Talvolta senza alcuna motivazione o colpe dei civili.
Ma servivano? La Circolare 3C permetteva tutto.
L’8 agosto 1942, nell’ambito dell’operazione “Risnjak” un reparto italiano distrusse il paese di Ustje, nella valle del Vipacco, considerato una possibile base di appoggio per il movimento partigiano.
Case e stalle vennero prima saccheggiate e depredate, poi date alle fiamme fino alle fondamenta e 8 abitanti – presi a caso - fucilati come rappresaglia per l’omicidio, avvenuto la sera precedente, del cappellano militare, don Pasquale Marone, in paese riconosciuto da tutti come uomo onesto e di grande rigore morale.
In seguito il cappellano risulterà esser stato ucciso per futili motivi da altri soldati italiani: il graduato Fanelli e altri commilitoni alpini della Divisione Julia di ritorno dalla Grecia.
Giorni prima, don Pasquale Marone aveva richiamato all’ordine i soldati che avevano fortemente ‘infastidito’ - in data 1 agosto - alcune ragazze del posto, provocando le proteste dei civili di Ustje.
La colpa di don Pasquale?
Aver difeso ragazze ‘slave’, una razza inferiore.
Colpa gravissima, inconcepibile per i figli del Duce.
L’eccidio di Ustje è stato raccontato nel libro dello scrittore sloveno di Ajdovscina Danilo Lokar ‘Giorno del giudizio nel villaggio’, pubblicato nel 1958.
Una seconda testimonianza è contenuta nel libro di Don Pietro Brignoli ‘Pagine di storia rimosse. Santa Messa per i miei fucilati?’ (Arterigere, Chiarotto Editore, Varese).
E dalle memoria di Franc Stibilj, allora ragazzo di 12 anni, sopravvissuto.
Altra pagina che viene prima di quella delle foibe slave nel libro della Storia.
8 agosto 2023 – 81 anni dopo – Da’ A Podhum io scrivevo sui muri’ - ed. Ventus/AliRibelli - 2022
--------------------------------------------------------------------
ricerche su Ustje da:
Stragi: A ferro e fuoco. L'occupazione italiana della Jugoslavia 1941/1943.
* Coordinatore della Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio
 
Dossier
diritti
|
|